Pogba sulla squalifica e sull'atteggiamento della Juve: l'attacco del francese

Paul Pogba è pronto a tornare in campo, lo farà col Monaco in Ligue 1, ma è evidente che il recente passato vissuto dal francese continui a trovare spazio anche nelle dichiarazioni del calciatore. La squalifica per doping ha lasciato il segno, il centrocampista ha parlato al programma Sept à Huit e si è soffermato anche sul ruolo della Juventus, parole non lusinghiere. Queste le sue dichiarazione:
La squalifica: "Era come se mi dicessero che il calcio per me era finito. Non capivo nulla. È stato molto, molto difficile. Non ero pronto. Essere condannato senza alcuna spiegazione, senza che nessuno mi ascoltasse davvero, è stato uno shock. Ho dovuto lasciare l'Italia anche perché i miei figli andavano a scuola proprio vicino al centro di allenamento. Ogni giorno passavo con loro e mi chiedevano quando avrei giocato di nuovo. Io non ce la facevo più. Non ce la facevo più, era troppo difficile" riporta IlBianconero.
La Juventus: "All'epoca chiesi aiuto, ad esempio un fisioterapista o un preparatore atletico, perché facevo ancora parte della Juventus. Ma non ho ricevuto nemmeno quello. Non erano davvero con me. E sentire questo è stato un duro colpo per me. Non capivo, non ero in guerra con loro".
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