Perché si è bloccata la trattativa per la cessione di San Siro a Inter e Milan?

San Siro
San Siro / Alessandro Levati/GettyImages
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Non arrivano novità significative dalla trattativa tra Inter, Milan e il Comune di Milano sul futuro di San Siro. I colloqui tra le parti si sono riaperti ieri, lunedì 30 giugno, ma non hanno ancora prodotto un'intesa definitiva sulla cessione dello stadio e delle aree circostanti. Il motivo dello stallo è legato alle divergenze strutturali sull’assetto dell’operazione e sulle garanzie richieste da Palazzo Marino per procedere alla vendita.

Come riporta infatti Il Corriere della Sera, il Comune pretende che siano direttamente Inter e Milan - non solo i fondi proprietari (Oaktree e RedBird) - a entrare nella società veicolo che gestirà l’operazione, in linea con la normativa sugli stadi che punta a rafforzare la solidità delle società sportive e non a favorire movimenti speculativi. Inoltre, da parte delle istituzioni cittadine c’è la volontà di conoscere con precisione chi saranno i reali soggetti coinvolti nell’acquisto e nella gestione futura dell’area.

Un altro nodo cruciale riguarda la possibile speculazione edilizia: il Comune ha chiesto alle due squadre di non rivendere i diritti edificatori fino alla definizione del piano attuativo e di inserire clausole anti-cessione della proprietà per un determinato periodo. Infine, Palazzo Marino pretende che, con la firma del rogito, nerazzurri e rossoneri rinuncino ufficialmente ai progetti alternativi di Rozzano e San Donato.


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