Perché la Fiorentina cerca un'altra prima punta oltre a Kean e Dzeko?

Ioannidis o Calvert-Levin? I viola cercano un'altra prima punta
Ioannidis
Ioannidis / Carl Recine/GettyImages
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Priorità che cambiano e idee che si trasformano: il mercato estivo, soprattutto in presenza di un nuovo tecnico, fa sì che in corso d'opera tanti aspetti dati per scontati assumano una forma diversa e portino a soluzioni anche inattese. Il caso della Fiorentina, con l'avvicendamento tra Palladino e Pioli, poteva far pensare a una rivoluzione tattica e a un passaggio al 4-2-3-1 con annesso abbandono dell'assetto a tre dietro. Una situazione diversa da quella su cui Pioli ha lavorato al Viola Park e su cui sta lavorando nella tournée inglese: la difesa a tre resta un punto fermo e, a livello offensivo, la Fiorentina lavora per rendere sostenibile la convivenza tra Gudmundsson, Dzeko e Kean.

Fiorentina unveils Edin Dzeko as new player
Edin Dzeko / Anadolu/GettyImages

In questo contesto, fino a pochi giorni fa, sembrava che il probabile addio di Beltran potesse condurre all'arrivo di una seconda punta: oggi la prospettiva è diversa, gli uomini mercato gigliati sono al lavoro per assicurarsi una punta vera e propria che vada ad aggiungersi a Kean e Dzeko. Il bosniaco, visto inizialmente come vice-Kean, sta dimostrando di poter essere un partner credibile per il bomber viola e di poter agire da rifinitore accanto all'ex bianconero, sfruttando le proprie qualità tecniche e una visione di gioco da regista avanzato. Una nuova fase della lunga carriera del bosniaco, pronto dunque a mettersi a servizio del suo partner offensivo anzichè ad essere un mero sostituto.

Vice-Kean cercasi: Dzeko non basta

La casella del vice-Kean resta dunque vuota, manca una prima punta vera e propria che possa sostituirlo all'occorrenza, mentre la trequarti appare ricca di soluzioni: Gudmundsson e Fazzini saranno verosimilmente i due più impiegati in caso di 3-4-2-1, alle loro spalle nelle gerarchie ci sono anche Ndour, un Richardson reinventato proprio sulla trequarti e Sabiri (ribadendo come la coppia Dzeko-Kean resti la soluzione prioritaria). C'è poi da dire che, al di là della grande tenuta atletica mostrata da Dzeko al Fenerbahce, l'avvicinarsi dei 40 anni porta fisiologicamente con sé qualche rischio: un'altra prima punta può risultare dunque utile alla causa, più di un trequartista o di una seconda punta.

Stefano Pioli
Pioli / Gabriele Maltinti/GettyImages

I viola sembrano orientati su profili in grado di tenere alta la squadra e di far valere il fisico, sia Ioannidis che Calvert-Levin potrebbero fare al caso di Pioli in questo senso, e su elementi dotati di esperienza anche a livello europeo (Ioannidis, pur essendo un classe 2000, è vicino alle 30 presenze tra le varie competizioni europee). Ciò che appare evidente è la volontà viola di non ritrovarsi nella situazione dello scorso anno, quella di dover ricorrere a soluzioni d'emergenza in caso di assenza di Kean o a controproducenti adattamenti forzati in un ruolo così delicato.

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