Perché è stata respinta l'offerta del Milan per Jashari? Lo spiega l'AD del Brugge

Ardon Jashari
Ardon Jashari / Soccrates Images/GettyImages
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Prosegue il braccio di ferro tra Milan e Club Brugge per Ardon Jashari. Nelle scorse ore i rossoneri hanno avanzato una nuova offerta per il centrocampista svizzero da 32,5 milioni di euro di parte fissa più altri 2,5 milioni di bonus. Una cifra importante che però la società belga ha deciso di rispedire al mittente, costringendo il direttore sportivo Igli Tare a preparare una nuova strategia per regalare il giocatore a Massimiliano Allegri.

Il Brugge dice no al Milan per Jashari: le parole del CEO

A spiegare le ragioni del rifiuto ci ha pensato Bob Madou, amministratore delegato del Brugge che con alcune dichiarazioni rilasciate a dei media locali e riprese da gazzetta.it ha dichiarato: "Ci siamo seduti a parlare con il Milan per cortesia. E senza parlare di soldi (sorridendo, ndr). Tutti sanno che cosa ha fatto Ardon, ma per noi non si tratta della fine di un ciclo. Non dico che non faremo eccezioni, ma al momento non c’è alcuna offerta sul tavolo che mi faccia pensare che dovremo farlo. Partiamo dal presupposto che resterà".

La prossima mossa rossonera

Il Milan, comunque, non si scompone di fronte a quella che è a tutti gli effetti una strategia per tirare sul prezzo. La volontà di Jashari di lasciare il Club Brugge, che il giocatore ha già manifestato minacciando perfino di non presentarsi al raduno estivo, è sicuramente una carta a favore dei rossoneri, che sanno che più passa il tempo, più la società belga rischia di far rompere la corda a furia di tirarla.


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