Paolo Di Canio analizza l'Inter di Chivu e i cambiamenti messi in atto dal tecnico

Paolo Di Canio
Paolo Di Canio / Visionhaus/GettyImages
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Durante Sky Calcio Club, Paolo Di Canio ha analizzato l'Inter di Cristian Chivu commentando la vittoria della squadra nerazzurra contro la Lazio e il periodo che sta vivendo la formazione interista, mettendo in evidenza dove potrebbe migliorare.

"Lautaro non voleva tirare in quel modo, voleva anticipare l'avversario e la gamba non la lascia quasi andare. È bravo a colpire velocemente, ma per me vuole tirare con il collo. Se uno ha pensato veramente questa cosa è veramente cinque Messi messi insieme, un genio del genio. È anche brutto da vedere esteticamente, ma è bello per dove si infila il pallone".

"L'Inter fa qualche fallo sciocco per eccesso di estetica nella manovra. Al 51' Lautaro dà una palla piatta a Calhanoglu, che attraversa tutto il campo e apre le gambe per fare il velo per nessuno, Zaccagni intercetta e porta all'ammonizione di Dumfries. Queste cose le deve limare: in ripartenza così rischi tantissimo e togli tutto quello che stai costruendo. Stessa cosa: Lautaro fa finta di calciare e dà la palla a Barella, che per eccesso di estetica la stoppa e la restituisce, doveva fare un gran gol sotto l'incrocio. Più cattiveria per non perdere quelle opportunità perse in passato, tutti punti che alla fine pesano".

"I giocatori erano delusi post Kairat perché sanno la loro forza, sanno quello che manca. È una presa di coscienza individuale loro per primi e poi attraverso l'allenatore che la trasmette. Magari l'altro allenatore - bravissimo in tante altre cose - non faceva pesare loro questa cosa perché non è nel suo modo di gestire. Non è una colpa, ma un modo diverso. In alcuni momenti non c'è da strillare, ma guardare i ragazzi e dire 'ma che abbiamo combinato?'. È una presa di coscienza generale netta e importante, oggi c'è stata la conferma. L'Inter è forte, soprattutto in campionato ed è una rivalsa nei loro confronti, sentono proprio l'obbligo di vincere perché l'anno scorso lo Scudetto è sfuggito in modo sciocco dal loro punto di vista. Lo dicevo qui, ma loro pensano peggio di loro stessi per come l'hanno perso. Sono giocatori importanti e hanno costruito con Conte e Inzaghi questo status importante".

"L'estetica a volte deve andare a farsi fottere se vuoi arrivare all'obiettivo. Serve la concretezza. L'Inter piace pure a me, ma Chivu non la vuole lasciar fare: oggi l'ha approcciata in maniera diversa. L'Inter è stata per anni la squadra più forte, lo dicono i numeri di gol fatti e subiti rispetto alle rivali. Cosa è mancato per vincere? Quei dettagli che arrivano dall'allenatore di rompere gli schemi. Contro la Lazio mi metto con tre mediano e con Carlos Augusto, per questo Chivu sta togliendo la bellezza e la grazia, gliela vuole togliere. Così come hanno acquisito la coscienza, non ho mai visto una squadra che da 12 punti su 12 punti esce bastonata. È una presa di coscienza enorme, le altre hanno cambiato tanto, l'Inter è l'unica ad aver avuto continuità con quello che serve per diventare grandi: una grande dirigenza italiana che ha dovuto tagliare e che ha costruito pezzo per pezzo. Inzaghi l'hanno protetto e hanno avuto ragione con lui perché hanno lavorato insieme".


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