Osimhen al Galatasaray: la storia dell'attaccante nigeriano con il Napoli

Alla fine l'ha spuntata Aurelio De Laurentiis nel testa a testa con il Galatasaray per un accordo a rischio dalla volontà del patron del Napoli di incassare almeno 75 milioni per la cessione di Victor Osimhen. L'accordo, come riportato da diversi media, è arrivato sulla base di 40 milioni da pagare subito, 35 da versare in un anno, il 10% sulla futura rivendita e l'impossibilità per la squadra turca di cedere l'attaccante nigeriano a club italiani per il prossimo biennio.
Una formula articolata e comunque onerosa per una delle prime punte migliori in circolazione, che ha compiuto ancora una volta una scelta di carriera fuori dagli schemi. La volontà di proseguire il suo percorso nella Superlig turca nonostante figuri come l'11° attaccante centrale per valutazione di mercato (transfermarkt), l'8° al mondo fra i calciatori nati nel 1998 (senza distinzioni di ruolo) e l'interprete della Nigeria con il valore più alto (70 milioni di euro).
🚨🟡🔴 Victor Osimhen to Galatasaray, here we go! Club to club documents exchange to start in next 24h after verbal pact.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) July 20, 2025
Galatasaray will pay €40m now, €35m in one year, 10% on future profit and also a goals based bonus.
Victor can’t be sold to any Italian club for 2 years. pic.twitter.com/8sgoBMQKlQ
Ripercorriamo l'esperienza al Napoli.
L'arrivo e le difficoltà iniziali
Dall'arrivo al Napoli sono trascorsi ormai 5 anni. È la prima estate pandemica e il club partenopeo, al tempo guidato da Gennaro Gattuso (oggi CT della Nazionale), investe quasi 80 milioni per prelevarlo dal Lille. Lui mpiega solo tre partite a sbloccarsi in Serie A e le difficoltà principale derivano non dall'ambientamento in un nuovo campionato, ma da uno stop di tre mesi a causa sia di un infortunio alla spalla sia della contrazione del coronavirus. Chiude la sua prima stagione con 10 reti nel massimo campionato italiano, segnati nell'arco di solo 24 presenze, di cui 16 dal primo minuto; un bottino più che sufficiente.
La stagione seguente i partenopei cambiano guida tecnica: arriva Luciano Spalletti. Con lui, e una stagione di rodaggio alle spalle, l'importanza del nigeriano cresce vertiginosamente. Segna tanto nella prima parte ed è costretto a fermarsi ancora, nello stesso periodo dell'anno precedente, per la frattura dello zigomo che darà vita alla famosa maschera. Oltre all'importanza crescono anche i suoi numeri. Al termine della stagione in campionato i gol saranno 14 (con 5 assist) in 27 presenze, alle quali si aggiungono i 4 in 5 partite di Europa League.
L'indimenticabile Scudetto
Il Napoli migliora vistosamente, ma nessuno immagina che siano state poste le basi perfette per la costruzione del terzo Scudetto partenopeo. Gli attaccanti di Luciano Spalletti dominano spesso e Victor Osimhen diventa uno dei marcatori più importanti nei campionati europei della stagione 2022-23. Segna 26 gol e fornisce 5 assist nelle 32 sfide che regalano agli azzurri una gioia indimenticabile, a oltre 30 anni dall'ultima volta.
Vince il titolo di capocannoniere della Serie A e crea con Khvicha Kvaratskhelia, arrivato proprio all'inizio della stagione, una connessione unica che li presenta come coppia d'attacco più affascinante della penisola italiana. Segna in tutti i modi, al volo, di testa, di prima intenzione e di potenza; vive un prime che i tifosi partenopei sperano duri a lungo, inconsapevoli di assistere invece a uno dei suoi ultimi exploit a Napoli.
La volontà di cambiare e la separazione
La stagione seguente comincia con il discusso addio di Luciano Spalletti e con la paura che alcuni dei protagonisti principali possano lasciare la città. E i rumor su Osimhen sono tanti, ma alla fine De Laurentiis lo trattiene. Il Napoli fatica con l'alternarsi dei tre allenatori (Garcia, Mazzarri e Calzona) e la stella nigeriana segna 15 gol nel massimo campionato italiano, nonostante un numero ristretto di sfide anche a causa della Coppa d'Africa (in cui perde in Finale con la Costa d'Avorio).
Inizia a maturare un mal di pancia che scoppierà definitivamente in estate. L'arrivo di Antonio Conte non migliora i rapporti e Osimhen diventa un esubero che non vuole più giocare a Napoli. Si palesano timidamente sia l'ipotesi di un reintegro sia quella che possa rimanere fuori rosa, e alla fine la soluzione arriva nei primi giorni di settembre, quando in Campania è già sbarcato Romelu Lukaku. L'eroe del terzo Scudetto vola verso una delle poche mete ancora possibili: il Galatasaray. Accolto da una folla straripante ritrova la miglior versione di sè stesso, chiudendo l'annata più prolifica della sua carriera.
37 gol in tutte le competizioni che potrebbero rilanciarlo in qualsiasi campionato europeo e che non disperdono l'investimento di De Laurentiis. Nonostante l'interesse di alcuni club inglesi e della Saudi Pro League, Osimhen sceglie di restare in Turchia, a fronte di 75 milioni di euro depositati nelle casse del Napoli a un solo anno della scadenza. I numeri finali raccontano di un attaccante da 65 gol e 16 assist in 108 partite di Serie A, per un totale di 81 contributi diretti alla rete e la sensazione che sia stato uno degli attaccanti più dominanti apprezzati negli ultimi anni di calcio italiano.
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