Open VAR: la spiegazione sul rigore non concesso al Milan e sul gol della Juventus

Khephren Thuram e Marcus Thuram
Khephren Thuram e Marcus Thuram / Marco Canoniero/GettyImages
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In occasione della terza giornata di Serie A, disputata nel weekend, è tornato il format di DAZN, Open VAR, dove vengono analizzate - con il designatore arbitrale Gianluca Rocchi - tutte le situazioni che coinvolgono gli arbitri e, appunto, i Var nelle gare di Serie A. Gli episodi più discussi nel weekend sono stati quelli legati al Derby d'Italia con il gol di Adzic preceduto da un contatto tra Khephren Thuram e Bonny, e al match del Milan con il rigore non dato a Nkunku.

Derby d'Italia, analisi Open VAR sul contatto Thuram-Bonny

Il commento di Rocchi: "Il gol è regolare, non ci sono falli evidenti. Il controllo è sulla parte bassa, dove c'è il pallone, e non c'è assolutamente nulla. Il tocco sul petto non è senz'altro un colpo da poter provocare un fallo o qualcosa del genere. In senso generale staremo attenti in queste situazioni alle simulazioni, anche se non è questo il caso. Chiedo ai calciatori la massima collaborazione. Ai ragazzi dico sempre, quando avete un dubbio mandate l'arbitro a rivedere, ma non è questo il caso. Qua il VAR non ha dubbi".

I colloqui tra arbitro e VAR durante la partita: "Palla, pallone, prende la palla. Appoggia (Khephren Thuram, ndr) il braccio ma non è nulla. Il gol è regolare".

Milan-Bologna, rigore non dato per fallo su Nkunku

Il commento di Rocchi: "L'episodio è molto complesso. Si potrebbe parlare per un'ora. Parto dalla fine: la parte del rigore tolto è corretta. Ci sono però due problemi di fondo: il primo è che non considerano rigore il primo e il primo per noi è sempre rigore, il secondo è che non lasciano aperta l'APP per far rivedere all'arbitro l'intera azione focalizzandosi solo sul secondo episodio. Quello per noi non è da penalizzare perché il giocatore ha già il piede per terra. Sicuramente qui il VAR è stato un po' troppo insistente e per noi alla fine la decisione finale deve essere sempre dell'arbitro di campo".

"Se avessimo lavorato bene questa clip veniva un capolavoro. Avremmo avuto un perfeto esempio regolamentare togliendo il secondo errore e cambiando la scelta sul primo. L'errore è aver gestito solo il secondo episodio. Parto dall'inizio, l'arbitro doveva fischiare il primo rigore in campo. Poi bisognava revisionare l'intero episodio e non solo la seconda parte".

Il VAR mentre controlla l'episodio: "Riguardiamocela tutta, ha fischiato fallo per il contatto con Lucumì. Lui è buono, perfetto. Il controllo di petto è regolare. Lui lascia andare qui, la tocca di mano, ma fai vedere il contatto. Non questo, ha fischiato quello dopo di Freuler. Ma dove lo prende? Ha il piede fermo, è l'attaccante che lo prende. Qui è l'attaccante che allarga la gamba, cerca lui il contrasto e non è niente. Torniamo su quello dopo perché secondo me non è calcio di rigore e voglio delle telecamere belle. Ha già il piede a terra ed è lui che lo calcia".


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