Nuove grane sul progetto stadio di Inter e Milan: ricorso del comitato pro Meazza

San Siro
San Siro / Pier Marco Tacca/GettyImages
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Questo stadio non s'ha da fare. Parliamo del nuovo impianto di Inter e Milan che dovrebbe sorgere sull'area di San Siro, con la successiva demolizione di gran parte dell'attuale Giuseppe Meazza. Un progetto che le due società stanno portando avanti da tempo, con enormi ostacoli. Uno di questi sembrava ormai superato, ossia il "nulla osta" - se così possiamo chiamarlo - del Comune, che per oltrepassare il vincolo storico (legato solo a strutture pubbliche) ha scelto di cedere l'impianto e l'area ai due club, rendendo il Meazza privato e quindi privo di nuovi vincoli.

La situazione sembrava ormai in discesa con l'accordo tra Comune di Milano e le due società per la cessione del Meazza e dell'area San Siro per quasi 200 milioni di euro, prezzo validato dal Politecnico di Milano insieme alla Bocconi. Un passaggio di consegne necessario entro l'estate per evitare il vincolo storico del secondo anello del Meazza a partire da novembre, una volta passati i 70 anni dalla sua costruzione.

Ma, come riporta Il Giorno, il passaggio di consegne tra il Comune di Milano e i due club milanesi rischia di subito uno stop che potrebbe diventare definitivo. Infatti il comitato dei cittadini contro la realizzazione del nuovo impianto (e favorevoli al mantenimento dell'attuale San Siro) hanno presentato un altro ricorso al TAR della Lombardia con l'obiettivo di fermare la vendita e bloccare il progetto di Inter e Milan. Il ricorso è legato principalmente alle date di realizzazione del secondo anello e alle modalità di cessione della struttura e dell'area circostante.

Il comitato avrebbe presentato una serie di documenti che confermerebbero la loro tesi sulla realizzazione di oltre il 75% della struttura completato nei primi mesi di giugno 1955, ben prima del 10 novembre (data scelta invece dalla Soprintendenza). Se ciò dovesse essere confermato, il vincolo sarebbe immediato e le due società non potrebbero demolire gran parte dell'impianto, rendendo inutile il progetto presentato al Comune di Milano.

In questo momento Inter e Milan rischiano di investire in un progetto illegittimo e lo stesso Comune di Milano rischia di procedere con un iter viziato.


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