"Nove acquisti sono stati troppi, non cambierò modulo": Conte dopo il 6-2

Notte fonda per il Napoli che dopo il ko di Torino perde anche in Champions League contro il PSV Eindhoven con un sonoro 6-2. Al termine dell'incontro, Antonio Conte è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la prestazione e il generale stato di forma dei suoi; ecco le sue parole.
Cosa la preoccupa di più?
"C'è delusione. Queste situazioni non capitano mai per caso. Dovremo essere bravi a metabolizzare quello che è successo stasera per invertire quella tendenza che alcune volte non mi ha fatto impazzire. L'anno scorso abbiamo vinto un campionato incredibile con giocatori che sono andati oltre i loro limiti. Avevamo compattezza in tutto e per tutto. Quest'anno per inserire troppe partite abbiamo inserito tanti giocatori, secondo me troppi: inserire nove teste dentro uno spogliatoio non è semplice. Noi siamo stati obbligati. Quello che ho detto dall'inizio è che questo anno sarebbe stato complesso, perché c'è bisogno di tempo per far assorbire certe cose. Il livello della Champions è questo. Abbiamo poco da dire e tanto da lavorare, ma sappiamo che ci vorrà tanta fatica. Lo spogliatoio lo vivo ogni giorno e quando freno non è perché cerchi scuse, ma perché vedo situazioni che mi fanno dire che sarà un anno complesso. Non ci disperiamo e cerchiamo di ricreare l'alchimia che c'era l'anno scorso".
Si sentiva che prima o poi qualche problema sarebbe venuto fuori?
"Il livello è questo che significa? Eravamo obbligati a fare mercato perché l'anno scorso avevamo una rosa striminzita. Abbiamo messo dentro 9 giocatori, ma ci vuole pazienza. I vecchi devono essere bravi a mettersi in gioco, ma anche io. La costruzione della seconda stagione l'abbiamo fatta insieme, dobbiamo prenderci le responsabilità, ma i calciatori sono gli ultimi. Se dall'inizio del ritiro ribadisco certi concetti non è per mettere le mani avanti o per dire che sono insoddisfatto del mercato. Il mio nome viene spesso strumentalizzato per fare delle trasmissioni, ma io cerco di essere il più onesto possibile facendo del lavoro la mia arma migliore. Dovremo cercare di migliorare e ritrovare energie fisiche e mentali che l'anno scorso ci hanno portato a fare qualcosa di straordinario. Dobbiamo dare il tempo ai nuovi di entrare in certi meccanismi sia tattici sia dello spogliatoio".
Questa sconfitta porterà conseguenze sul piano morale ma anche sul piano tattico?
"Che significa? Se vinci va tutto bene, se perdi va tutto male? Fatemi capire? Avete elogiato la scelta dei 4 centrocampisti, con De Bruyne che dopo una brutta partita non poteva giocare. Abbiamo iniziato di far convivere tutti i centrocampisti. Un bravo allenatore è quello che mette nell'undici iniziale i migliori giocatori e trova la migliore alchimia. Noi l'abbiamo trovata, poi arriva uno e dice: 'Eh ma questo non lo fa giocare'. Ma cosa dobbiamo cambiare? Avere due esterni molto offensivi non ci dà equilibrio, non sarebbe giusto sacrificare un centrocampista in questo momento".
Ci sembra rassegnato...
"Io gioia non l'ho mai trasmessa, al massimo rabbia. È difficile trasmettere gioia durante la partita, posso trasmettere cazzimma. Tutto sommato è stato un buon primo tempo. Io cerco di aiutare la squadra sempre. Sarà stata colpa mia che ero meno aggressivo in panchina, la prossima volta porto frusta e sgabello come il domatore di tigri".
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