"Non sono d'accordo col rigore, Orban era da rosso": Marelli critico su Verona-Juve

Dopo il triplice fischio di Hellas Verona-Juventus, Luca Marelli ha commentato i due episodi più controversi del match del Bentegodi. L'opinionista tecnico arbitrale di DAZN ha parlato nello specifico del rigore per fallo di mano di Joao Mario che ha poi portato al pareggio di Gift Orban e della gomitata rifilata dall'attaccante nigeriano a Federico Gatti, punita con un'ammonizione ma al limite dell'espulsione. Due decisioni dell'arbitro Rapuano che Marelli non condivide.
Sul rigore concesso al Verona:
"Il calcio di rigore viene assegnato dopo il controllo al VAR per un tocco di braccio di Joao Mario. La lente ci fa capire l'atteggiamento di Joao Mario: chiude gli occhi, il pallone spiove all'improvviso. Non sono d'accordo con la decisione, si tratta di un pallone inaspettato e qui non è punibile. Joao Mario non può sapere dov'è arrivato il pallone. Come vediamo anche dalla postura, chiude gli occhi: il braccio tende a rientrare verso l'interno, molto diverso rispetto a quello di Bologna".
Sul mancato rosso a Orban:
"Discussione aperta sul contrasto. Rapuano ha scelto il giallo, il VAR non l'ha richiamato: Orban non guarda il pallone, la sensazione è che miri alla testa. Il colpo non è stato diretto ma ha toccato anche la spalla: la corretta decisione sarebbe stata il rosso. Il giallo è uno sconto sulla punizione che avrebbe meritato. Il VAR potrebbe non essere intervenuto per la valutazione se il giocatore va con il pungo chiuso o con la mano aperta: nel primo caso, c'è la condotta violenta".
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