Non solo Pioli per la Fiorentina: due sorprese possibili, c'è anche Thiago Motta

  • Pioli è la priorità ma non mancano criticità a livello burocratico (e una richiesta del tecnico)
  • Spuntano gli outsider: idea Thiago Motta, Tedesco torna in ballo
Thiago Motta e Pioli
Thiago Motta e Pioli / Alessandro Sabattini/GettyImages
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La Fiorentina è a caccia di un nuovo allenatore, dopo le dimissioni rassegnate da Palladino e la conseguente risoluzione tra il tecnico e i viola: il nome dato da giorni in pole position - perlomeno nelle preferenze gigliate - è quello di Stefano Pioli, considerando dunque un ritorno in viola dopo sei anni (se ne andò, anche lui dimissionario, nel 2019). L'impressione è che in linea di principio si registri un'apertura di Pioli verso un ritorno in viola, non mancano però problemi oggettivi che potrebbero costringere la Fiorentina a valutare anche altre piste.

L'edizione odierna del Corriere Fiorentino si sofferma proprio sulle possibili criticità e sottolinea innanzitutto la necessità di attendere il 2 luglio per vedere Pioli liberarsi dall'Al-Nassr (club che tra l'altro lo paga 12 milioni a stagione). Una necessità che si lega a un problema di tassazione: solo dopo quella data Pioli potrebbe usufruire di condizioni particolarmente favorevoli che, prima di quella data, non si realizzerebbero.

Accanto al discorso burocratico e a quello meramente economico (che però spaventa meno) c'è anche la volontà di Pioli di inserire all'interno della Fiorentina una figura che faccia da raccordo tra la squadra e la dirigenza, aspetto che non può essere dato per scontato (considerando anche come Commisso ami perseguire la via della continuità a livello dirigenziale, senza scossoni).

Non solo Pioli: le ultime idee

Quali potrebbero essere le alternative valide in ottica Fiorentina, qualora Pioli si rivelasse irraggiungibile? I profili di Farioli e De Rossi sarebbero defilati mentre, spiega il Corriere dello Sport, non si escludono sorprese o nomi fin qui meno percorsi. Nello specifico meriterebbero attenzione Thiago Motta e Domenico Tedesco, accostato già da anni a una prima esperienza in Italia e reduce dall'avventura come CT del Belgio.

Per quanto riguarda Thiago Motta ci sarebbe da superare la concorrenza dell'Atalanta, a sua volta coinvolta nella girandola di panchine dopo l'addio di Gasperini. Tedesco potrebbe risultare l'outsider su cui puntare in alternativa, si tratta del resto di un profilo in linea con le idee spesso professate da Commisso nello scegliere un nuovo tecnico (è un classe 1985), oltre a essersi sempre distinto per una conclamata versatilità tattica.

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