Noa Lang al Napoli: cosa può dare alla squadra di Conte?

Dopo il colpo ad effetto, quello rappresentato dall'ingaggio di De Bruyne, il Napoli continua nel percorso di rafforzamento auspicato da Antonio Conte - una base necessaria per arrivare alla conferma in panchina dopo le tante voci - e il prossimo colpo azzurro sarà Noa Lang, olandese in arrivo dal PSV per 28 milioni di euro.
Che contributo potrà dare il calciatore di scuola Ajax al Napoli di Conte? A livello tattico il discorso appare piuttosto lineare e, soprattutto nelle ultime stagioni, è emerso con chiarezza il ruolo in cui Lang può dare il meglio di sé: ala sinistra a piede invertito, capace di far valere sulla fascia le proprie abilità nel saltare l'uomo ma anche di sfruttare tecnica e creatività proprie di un fantasista, andandosi ad accentrare.
Si può sottolineare poi come la pericolosità di Lang si esprima spesso nelle triangolazioni coi compagni, nella capacità di sfruttare le sponde della prima punta e nel dialogo: non si tratta esclusivamente di un dribblomane, di un'ala che cerca sempre e comunque la giocata individuale. Di fatto Lang, seppur in ritardo, va a rispondere all'esigenza espressa da Conte nel mercato invernale: trovare un sostituto per Kvaratskhelia.
Che Napoli sarà con Lang?
L'idea più verosimile per favorirne l'inserimento - perlomeno sulla carta - può essere un 4-3-3 che veda l'olandese a sinistra e uno tra Politano e Neres sulla corsia opposta, con Lukaku come terminale offensivo De Bruyne, Lobotka, McTominay a metà campo (senza scordare ovviamente Anguissa, certo impossibile da ritenere alla stregua di una riserva).
Tante anche le possibilità col 4-2-3-1, dato il potenziale impiego di De Bruyne o di McTominay sulla trequarti e data la presenza di Raspadori come ideale seconda punta: le soluzioni offensive a disposizione di Conte intrigano e trovano con Lang il prospetto giusto per compensare quel vuoto emerso con l'addio di Kvara.
Conte riscopre evidentemente l'importanza delle ali, soprattutto se a piede invertito: 4-3-3, 4-2-3-1 o 3-4-2-1 che sia - infatti - Lang, Neres, Politano e un possibile nuovo arrivo daranno tante opzioni (sancendo probabilmente un distacco dal 3-5-2 visto talvolta nel 2024/25). Rispetto a Neres, impiegato spesso nell'ultima stagione proprio nel ruolo che sarà prossimamente di Lang, si può sottolineare come l'olandese si riveli più concreto sottoporta e più orientato al dialogo coi compagni.
Lang vs Neres: il confronto
Al contempo, sempre nel confronto con Neres, si può notare la tendenza maggiore ad andare dentro al campo, a vestire i panni del fantasista più che dell'ala in senso lato, cercando maggiormente il passaggio nello stretto (e pagando qualcosa, statisticamente, nella percentuale di dribbling riusciti rispetto al brasiliano). Una chiave per rispondere alle esigenze di Conte sarà proprio quella di accantonare un certo spirito "anarchico" e nello sfruttare ancor di più la tendenza a lavorare per la squadra.
Immaginare numeri in linea con quelli dell'ultima stagione, 11 gol e 10 assist in Eredivisie, è ai limiti dell'utopia ma - in previsione - l'ex Bruges ha tutte le carte in regola per mettere a referto numeri offensivi migliori delle altre ali a disposizione del Napoli. Il numero di assist collezionati dimostra tra l'altro come, pur giocando a piede invertito, ami andare al cross e lo faccia con efficacia: una prospettiva che - con Lukaku e McTominay in mezzo all'area - può senz'altro ingolosire.
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