Niente calcoli con l'Estonia: il ct azzurro Gattuso vuole i tre punti ed esalta il gruppo

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso / Image Photo Agency/GettyImages
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Alla vigilia della sfida contro l'Estonia, valida per le qualificazioni al Mondiale 2026, il commissario tecnico dell'Italia Gennaro Gattuso si è presentato in conferenza stampa per parlare della situazione degli azzurri, di un volto nuovo, del ritorno di Spinazzola ma anche della necessità di fare punti senza farsi condizionare dai risultati delle altre partite.

"Condizionati da Norvegia-Israele? La verità è che noi dobbiamo fare più punti possibili perché Israele è lì, non possiamo fare calcoli. Non andremo in automatico ai playoff e non dobbiamo scherzare con il fuoco. Domani sarà una partita importante e fra tre giorni ce ne sarà un'altra. Finché la matematica non ci darà ai playoff, noi ci dobbiamo arrivare. Non scherziamo e vediamo di essere seri: io e i miei giocatori lo sappiamo, c'è da fare ancora tanto e ci giochiamo molto. Ricordiamocelo bene. Non vedremo la partita dell'Israele, dobbiamo pensare alla partita di domani. Ci giochiamo tanto, dobbiamo fare punti e quello che succede succede. Massima concentrazione e poi vedremo cosa succederà".

"Spinazzola è un ragazzo sorridente con grandissima qualità. L'ho visto proprio come pensavo, preferisce di più giocare a sinistra ma sa che deve darci una mano e ha dato disponibilità. Per me questo è importante, lo ringrazio ancora".

"Penso rivedremo lo stesso coraggio dell'Italia, devo ringraziare questi ragazzi, c'è un'aria che mi piace ma anche voglia e intensità. Dobbiamo imparare ad annusare il pericolo, ci piace anche stare nella metà campo avversaria. Sono molto contento di quello che sto vedendo. I ragazzi stanno bene insieme, è quasi un peccato si debba giocare domani. Ci dobbiamo confermare, vi posso assicurare che vedo un bell'ambiente e grandi allenamenti".

"Raspadori può essere una soluzione dall'inizio, i giocatori devono sempre farsi trovare pronti con i cinque cambi e devono dare il massimo per dare una mano. La Serie A? Credo sia difficilissima. Ho lavorato all'estero, a livello tattico è molto complesso, ecco perché chi allena da noi è molto preparato. Bisogna saperne per allenare in Italia. Raspadori potrebbe partire anche largo, ma l'importante è occupare le posizioni. Dipende come vogliamo coprire gli spazi, non è impossibile. Se ci fosse la possibilità è una zona di campo che può coprire".

"Cambiaghi è pronto a debuttare altrimenti non l'avrei chiamato. Raspadori può fare entrambe le fasi, ha fisico e mentalità, sicuramente è più attaccante di Cambiaghi e Zaccagni".


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