Mourinho dà dei consigli a Chivu ma spera che la sua Inter non vinca il Triplete

José Mourinho
José Mourinho / Anadolu/GettyImages
facebooktwitterreddit

Tra le numerose celebrità presenti al Gran Premio di Silverstone c'è anche José Mourinho. Intercettato dai microfoni di Sky Sport, lo Special One ha parlato di Cristian Chivu, suo ex giocatore che oggi è alla guida dell'Inter che lui stesso, nella stagione 2009-2010, ha traghettato verso lo storico Triplete. Il portoghese ha inoltre ricordato il connazionale Diogo Jota, venuto a mancare insieme al fratello André a causa di un incidente stradale.

Hai un ricordo per Diogo Jota dopo la notizia di ieri?
"Quando uno parte è facile dire che sono tutti bravi, lui lo era davvero. Condivido con lui il procuratore, come persone erano tutti innamorati di lui. Non voleva attenzione o protagonismo, nonostante arrivasse per i suoi successi. I tre bambini ora dovranno crescere senza papà, la moglie lo amava da sempre e i suoi genitori hanno perso entrambi i figli. Non capisco, magari un giorno sì".

In Italia ci manchi:
"Non credo che vi manco. L’unico motivo per cui posso mancare è perché nessuno ha vinto di nuovo la Champions League dopo di me. Questo è l'unico dramma, è vero che sono stato io l'ultimo a vincerla. Purtroppo è vero. Mi chiamano Special One perché faccio cose che la gente non si aspetta. Vediamo se riesco a fare qualcosa a Istanbul"

A Chivu che consiglio ti senti di dare?
"È uno dei miei bambini, ha imparato dalla sua esperienza, che è stata enorme, ora è diverso. Una cosa è un grande giocatore, un'altra è un grande allenatore. Speriamo che riesca a fare una transizione importante, è un ragazzo con grande personalità. Non gli auguro di vincere il Triplete, può vincere la Champions, lo Scudetto, quello che vuole, ma il Triplete no. Quello voglio averlo vinto solo io con l'Inter".


feed