Mondiale 2030 con 64 Nazionali? La proposta alla FIFA e le criticità emerse

Mentre l'Italia spera di evitare la terza esclusione consecutiva da un Mondiale, fatto in sé storico, la FIFA lavora all'assetto futuro della stessa competizione e l'idea in ballo è quello di ampliare a ben 64 squadre il numero di partecipanti per l'edizione del 2030. La proposta, l'input iniziale, è arrivata da una delegazione sudamericana e - secondo quanto sottolinea The Athletic - i vertici della Federazione avrebbero discusso di tale possibilità nell'ufficio FIFA presso la Trump Tower, inaugurato lo scorso luglio.
Un icontro alla presenza del presidente Infantino, del segretario generale Grafstrom e del vicepresidente FIFA Dominguez, affiancato dai vertici federali di Argentina, Paraguay e Uruguay. Già a marzo era emersa l'idea di un Mondiale a 64 Nazionali, una situazione legata alla celebrazione del centenario dalla nascita dei Mondiali (prima edizione nel 1930, in Uruguay). Infantino non ha mai chiuso a tale prospettiva in modo netto, affermando di voler lavorare a idee valide per celebrare il centenario.
Celebrazione vs organizzazione: il nodo critico
Non sono mancate però resistenze, il presidente UEFA Ceferin - ad esempio - ha spiegato come un ampliamento del Mondiale possa avere effetti negativi sul percorso di qualificazione. Non mancano del resto altri aspetti già critici e meritevoli di attenzione, dal punto di vista organizzativo: il Mondiale del 2030 sarà infatti disputato in tre diversi continenti (con partite inaugurali in Sudamerica e spostamento successivo in Spagna, Portogallo e Marocco).
Ampliare a tale punto il numero delle partecipanti rappresenterebbe senz'altro una tappa storicamente rilevante, dando lustro a quell'edizione in particolare, ma metterebbe di fronte a oggettivi problemi di natura organizzativa: la FIFA sarà chiamata, dunque, a trovare un equilibrio tra le due esigenze.
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