Milik fuori da un anno: il rientro dall'infortunio e i piani della Juve per il futuro

Attorno al rientro di Arkadiusz Milik dall'infortunio è calato un silenzio lungo quasi un anno, fatto di attese, incertezze e alla fine anche di rassegnazione. Dall'ottimismo della scorsa estate, progressivamente la Juventus si è abituata all'idea di dover fare a meno per l'intera stagione del polacco, che è tornato a far parlare di sé solo con il (contestato) rinnovo di contratto. Un caso gestito in maniera discutibile dai bianconeri, intenzionati adesso a prendere una decisione per il futuro dell'attaccante.
Il punto sul rientro di Milik
Sono passati esattamente 360 giorni, praticamente un anno, da quell'8 giugno 2024 in cui Milik rimediava un infortunio al ginocchio nel corso del test d'avvicinamento all'Europeo contro l'Ucraina. Lo staff medico della Polonia aveva fissato una convalescenza di circa un mese, ma i tempi si sono progressivamente allungati, complici le frequenti ricadute o il sopraggiungere di nuovi acciacchi. Morale della favola: l'ex Napoli e Ajax continua ancora oggi ad allenarsi da solo, in disparte rispetto ai compagni, seguendo un lavoro personalizzato. A chi fuori dalla Continassa gli chiede come stia, lui risponde solo con un pollice in su.
Che ne sarà del polacco?
Non serve un esperto di mercato per realizzare che nella Juve attuale non ci sia spazio per Milik. Tuttavia, nonostante l'ingaggio ridotto con il rinnovo fino al 2027, nessun club pare disposto ad acquistare a titolo definitivo un giocatore rimasto un anno fermo e sulla cui condizione fisica pendono (e continueranno a pendere) grossi dubbi. La soluzione più percorribile secondo Tuttosport riguarda la cessione in prestito, magari in un club di Serie A per permettere a Milik di ritrovare la miglior condizione e tornare a giugno 2026 con una condizione accettabile e più appetibile in ottica mercato.
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