Milan-Lazio, il tocco di braccio di Pavlovic era da rigore? Il commento di Marelli

Finale all'insegna delle polemiche a San Siro, dove il Milan vince grazie al gol di Leao prendendosi momentaneamente il primato in classifica, ma la Lazio recrimina per un mancato calcio di rigore nel recupero. Al 92' Romagnoli tenta il tiro trovando però la deviazione con il braccio di Pavlovic: l'arbitro Collu lascia proseguire senza ravvisare irregolarità e, nonostante il richiamo alla review da parte del VAR, non cambia la propria decisione fischiando il fallo in attacco di Marusic proprio sul difensore serbo.
Un episodio destinato a far discutere, sul quale ha provato a fare chiarezza Luca Marelli, ex direttore di gara e oggi commentatore tecnico-arbitrale per DAZN. Già durante lo svolgimento della partita, Marelli ha promosso la scelta di Collu, per poi approfondire l'analisi dell'accaduto nello studio post-gara.
Il commento durante la gara:
"Stanno controllando il braccio di Pavlovic che si era avvinghiato a un avversario. C'era una trattenuta di Pavlovic molto leggera e il giocatore della Lazio fa blocco. Il braccio si allarga dopo il contatto col pallone, ma non vedo movimenti verso il pallone del braccio. Semplicemente è un braccio che si trova in quella posizione, a mio parere non ci sono elementi per il calcio di rigore. È vero la posizione è non naturale perché sta trattenendo un giocatore, ma è vero che il giocatore della Lazio sta facendo blocco".
L'analisi nel post-partita:
"Quello di Pavlovic non è mai calcio di rigore per tre motivi: l'estrema vicinanza dei giocatori, perché Il braccio non si muove verso la palla, e perché Pavlovic cerca di guardare qualcosa, maè di spalle. Non ci sono gli elementi per l’assegnazione di un calcio di rigore".
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