Manuel Locatelli parla del DNA bianconero, della nuova stagione e del gruppo

Quinta stagione di fila nella Juventus per Manuel Locatelli, ora capitano della squadra. Intervista in esclusiva da Sky, il centrocampista ex Sassuolo e Milan ha presentato la nuova stagione della squadra bianconera, quella che viene indicata come quella del rilancio dopo le difficoltà della scorsa annata conclusa con l'avvicendamento tra Thiago Motta e Igor Tudor e la conquista della qualificazione in Champions League. Queste le parole del capitano juventino.
"Domenica si parte. Siamo molto felici di partire, non vediamo l'ora che inizi il campionato. Poi siamo davanti alla nostra gente: è stata sicuramente un'annata lunga quella dell'anno scorso ma ora abbiamo nuove energie, abbiamo fatto una bella preparazione. Credo che anche il lavoro in Germania sia servito, quindi siamo contenti e pieni di energia per iniziare la nuova stagione".
"Sono molto entusiasta di iniziare questa stagione, ormai questo è il quinto anno quindi so un po' come funziona qua, però sono contento. Il mister è carico, è sicuramente diverso dagli allenatori che abbiamo avuto prima. Lui ci chiede molta intensità, molta disciplina però credo che la cosa importante sia che lui sappia qual è il DNA di questa maglia, quindi si parte già da una buona base".
"Quel pallone (del calcio di rigore a Venezia, ndr) pesava tantissimo, è chiaro, però sono il capitano di questa squadra e in questi momenti devo prendermi le mie responsabilità, quindi sono molto entusiasta e orgoglioso di quello che ho fatto. È stata una responsabilità importante però ora c'è una nuova stagione davanti da giocare, una stagione piena di nuovi obiettivi. Con la Champions League sicuramente quel rigore ci ha aiutato ad andare, però sono molto contento e fiero del lavoro che abbiamo fatto tutti insieme".
"Nella Juventus si parte sempre per fare il massimo in ogni competizione che abbiamo, poi è chiaro che ci sono grandi squadre davanti a noi e con noi, però non credo che bisogna fare troppi calcoli, bisogna lavorare bene e duro come sappiamo fare e come è nel DNA di questa società. Quindi questo è quello che dobbiamo fare e sicuramente dobbiamo fare una grande stagione".
"La squadra sta bene, credo che siamo un bel gruppo, abbiamo dei grandi compagni e stiamo bene insieme. Questa è la cosa più importante, una delle basi per star bene è proprio questa. È tornato Bremer, che sicuramente è molto importante per noi, e anche i nuovi arrivati si sono integrati bene, quindi dobbiamo fare una grande stagione. Il mister lo conosciamo perché siamo stati bene anche con lui e con lo staff, sono tutte persone importanti. Avere questo spirito di squadra e di unione è molto importante".
"Modric e De Bruyne sono due campioni e due leggende del calcio di oggi. È un onore sfidarli e affrontarli, li ho già incontrati entrambi, quindi abbiamo avuto modo di scambiarci delle parole. Anche questo è importante perché capisci il campione. Ci sarebbero tantissime cose da rubare, ma la cosa bella è confrontarsi con loro".
"La promessa che posso fare è sicuramente quello che ho detto nel discorso: che qui si deve lavorare perché il lavoro porta alla vittoria. Questo l'ho detto quando ho parlato allo stadio e credo che sia l'emblema di questa maglia. Qui si lavora, si suda, si pedala e bisogna dare il massimo. Altre promesse non bisogna farle se non lavorare e dare il massimo".
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