Mandragora risponde a Kostic: è 1-1 al Franchi tra Fiorentina e Juve

Fiorentina - Juventus
Fiorentina - Juventus / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Due gol da fuori, uno a fine primo tempo e uno a inizio ripresa: finisce 1-1 tra Fiorentina e Juventus nel match valevole per la dodicesima giornata di Serie A. Al Franchi all'iniziale vantaggio bianconero firmato Kostic risponde la gran conclusione di Mandragora. Una partita equilibrata, contrassegnata dalla paura di entrambe le squadre e dal nervosismo nel finale, il cui esito però non accontenta nessuno. Il pareggio complica infatti la situazione dei viola, ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato e fermi a 6 punti in coda alla classifica insieme al Verona; la Juve invece colleziona il secondo pari consecutivo e rimane sesta, rischiando di perdere contatto con la vetta.

La cronaca del match

In un primo tempo segnato dalle due interruzioni per i cori razzisti dei tifosi della Fiorentina nei confronti di Vlahovic, i padroni di casa sfiorano il vantaggio al 25’, quando Kean fa tremare la traversa con un destro potentissimo da fuori area. Dieci minuti più tardi è la Juve a divorarsi un’occasione clamorosa: Vlahovic salta De Gea ma viene recuperato da Pongracic a porta quasi vuota. Nel recupero, però, gli ospiti piazzano la zampata: Kostic raccoglie una respinta al limite e fulmina il portiere viola con un sinistro preciso, firmando il gol che chiude la prima frazione.

La ripresa si apre subito con il pareggio viola: al 49’ Mandragora raccoglie la sponda di Kean e infila l’angolino da fuori area. La Juventus prova a reagire con Locatelli, ma è la Fiorentina a spingere più forte, sfiorando il raddoppio con Kean fermato da Di Gregorio e con Piccoli che manca il tap-in da due passi. In contropiede Yildiz spreca una grande occasione. I cambi ravvivano il finale, con tentativi di Miretti, Conceição e Vlahovic, ma il risultato non cambia

L'episodio della partita

Il momento più controverso del match si verifica già al quarto d'ora, quando Vlahovic umilia Marì con una gran giocata di tacco prima di essere atterrato in area. L'arbitro Doveri non esita e indica subito il dischetto, salvo poi revocare il rigore quando il VAR lo invita a rivedere l'azione. L'episodio è discutibile in quanto - come dice il regolamento - il VAR non può intervenire su contrasti di gioco che devono essere valutati solo dal direttore di gara in campo. Pertanto, Doveri avrebbe dovuto restare coerente alla sua posizione senza consultare la moviola.


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