Lotito conferma Baroni e commenta la lotta Champions della Lazio

Ieri sera la Lazio si è ritrovata per festeggiare lo Scudetto del 2000. All'evento era ovviamente presente Claudio Lotito, intervistato dai giornalisti presenti che gli hanno chiesto un commento sulla stagione in corso e sull'operato di Marco Baroni. Di seguito le parole del patron biancoceleste riportate da gianlucadimarzio.com.
Sul ricordo dello Scudetto:
“È importante e fondamentale ricordare l’impresa di 25 anni fa, perché non c’è futuro senza la nostra storia. Sia perché dobbiamo far tesoro dell’esperienza pregressa che perché dobbiamo rivendicarne i comportamenti. Diventa un percorso di partenza che ha avuto un seguito nel tempo, e infatti mi pare che i risultati ci stanno dando stagione. Però, senza togliere nulla a chi mi ha preceduto, va detto che erano altri tempi. Se non stai attento a quelle che sono le impostazioni di bilancio e altri accorgimenti si rischia di fallire e uscire dalla scena a causa di una gestione non in linea con le norme moderne”.
Sulla lotta Champions:
“Ha un valore importante, sarebbe il coronamento di uno sforzo di tutti e della società, che ha investito su tante persone e che è convinta che attraverso l’organizzazione e il lavoro si possono raggiungere risultati importanti”.
Su Baroni:
"Ha un contratto pluriennale, quando l’ho preso sono stati fatti i cortei di 10mila persone in cui si pensava che saremmo dovuti retrocedere. Dicevano che avevamo comprato giocatori da Serie B. Ecco perché io dico che il pallone è per tutti e il calcio è per pochi".
Sul futuro della Lazio:
"Io ho pensato che nella vita bisogna costruire una casa sul cemento armato, ciò significa che bisogna rafforzare la struttura e renderla autonoma e indipendente e questo per me è importante. Noi abbiamo la responsabilità di preservare il valore di questo club, ed è questo che ho voluto fare in primis io. Oggi la Lazio è proiettata nel futuro, non a caso sta costruendo un’Academy, ha ristrutturato il centro sportivo: noi dobbiamo parlare con i fatti. Abbiamo poi anche presentato il progetto dello stadio, e questo significa guardare al futuro e dare l’opportunità a tutti di avere l’orgoglio dell’appartenenza. Dobbiamo proseguire su questa linea per poi dimostrare che la Lazio si è sempre attestata in Europa. Potrà anche non essere la Champions, ma non è questo che conta. La nostra è un’organizzazione che lavora con il cuore, con il coinvolgimento emotivo dei tifosi e che sente la responsabilità di restituire l’amore".
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