Lo scarso impiego con Motta e le ambizioni della Juve al Mondiale: le parole di Costa

Da oggetto misterioso arrivato a gennaio tra lo scetticismo generale e poco impiegato da Thiago Motta, adesso Alberto Costa si sta rivelando una piacevole sorpresa per la Juventus. Al Mondiale per Club Igor Tudor gli sta infatti concedendo sempre più fiducia impiegandolo sulla corsia di destra e il terzino portoghese lo sta ripagando a suon di sovrapposizioni, cross e assist. Intervistato da La Stampa, Costa ha ripercorso i primi mesi in bianconero, soffermandosi sul poco spazio che gli offriva Motta e sul percorso di crescita delle ultime settimane.
Sui primi mesi alla Juve e lo scarso impiego:
"All'inizio non giocavo, ma tutti qui mi sono stati vicini, dandomi appoggio e aiutandomi a farmi trovare pronto quando sarebbe toccato a me. In particolare Conceiçao, Douglas Luiz e Bremer mi hanno aiutato con la lingua, ma posso contare su tutti in questo gruppo".
Sulla sua crescita:
"Nell'ultimo periodo ho avuto più opportunità e ho lavorato molto duro per farmi trovare pronto quando si sarebbero presentate. Sto migliorando poco alla volta ogni giorno, adattandomi al gioco del mister. Sono contento di aver avuto l’opportunità di giocare subito diverse partite per tutti e 90 i minuti. Voglio trovare continuità".
Sull'italiano:
"Sto studiando, lo capisco bene ma parlarlo è più difficile. Mi serve ancora un po' di tempo, con Tudor ci confrontiamo pure in inglese".
Torino le piace? Cosa fa nel tempo libero?
"Mi trovo bene, vivo con la mia fidanzata, la città è bellissima".
Da Motta a Tudor:
"Non so perché non giocavo prima, erano solo scelte del tecnico. Con ogni allenatore lavori per fare il tuo meglio. Tudor in campo chiede cose diverse e io mi sono adattato alle sue idee".
Il ruolo che predilige?
"Per me la cosa migliore è semplicemente giocare".
I suoi idoli:
"Ci sono tanti giocatori che hanno indossato la maglia della Juve a cui mi ispiro, ma se devo fare un nome penso a Dani Alves. E poi ovviamente a Cristiano Ronaldo. Cancelo? È un modello, ma abbiamo caratteristiche differenti".
CR7 ti ha chiamato?
"Magari... No, non mi ha chiamato. Ma spero di poter continuare a fare bene con la Juve per poter arrivare in nazionale, è un sogno e un obiettivo".
Ha avvertito un po’ di pressione quando è sceso in campo per la prima volta all’Allianz Stadium?
"All’inizio sì, ma io amo sentire la pressione di un grande club come questo. Quando il mio agente mi ha detto che la Juve era interessata a me non ci ho pensato un secondo, chiedendogli subito: 'Quando si parte?'".
Le sensazioni in vista della sfida col City:
"Le sensazioni sono molto positive: ci stiamo allenando forte. Nelle prime due partite siamo entrati bene in campo. Ora ci aspetta un’altra sfida e noi ci stiamo preparando al meglio. I Citizens sono una grande squadra. Chi mi piace particolarmente di loro? Dico Foden, è fortissimo".
Vincere col City per evitare il Real agli ottavi:
"No, non penso a queste cose. Chiunque affronteremo, giocheremo per vincere".
Potete vincere il Mondiale?
"Sì possiamo vincerlo. Abbiamo fatto due ottime partite e siamo una grande squadra, in tornei come questi può succedere qualsiasi cosa, basta andare in campo per vincere gara dopo gara".
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