Lele Adani commenta la corsa Scudetto e sottolinea un (possibile) errore dell'Inter

Lele Adani
Lele Adani / Ivan Romano/GettyImages
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In una intervista rilasciata in esclusiva a Panorama, Lele Adani ha commentato l'attuale campionato di Serie A, andando ad approfondire anche diversi temi come quello relativo alla corsa Scudetto, alla prospettiva dell'Italia con Gattuso ma anche del futuro di Francesco Pio Esposito e della mancata rivoluzione effettuata dall'Inter dopo la pesante sconfitta nella finale di Champions League e l'addio di Simone Inzaghi. Questa è una parte delle parole dell'ex difensore italiano, ora commentatore Rai.

"Non è una Serie A spettacolare ma è molto equilibrata. Non c'è una favorita, forse il Napoli è un po' davanti alle altre ma il campo può sempre cambiare le carte. Il Napoli è partito molto bene evolversi ma molte altre squadre hanno voglia di riscatto".

"L'Inter resta forte, competitiva, gioca per vincere il campionato e andare avanti in Champions League. La scelta di Chivu ha trovato la società impreparata, ma lui merita sostegno e merita di essere ascoltato. Dipende molto anche dalla società che non ha fatto un mercato per aggiungere valore ma per dare alternative. Non hanno supportato un rinnovamento che Chivu forse poteva iniziare, ma la società non è stata molto brava nelle scelte dei giocatori".

"Pio Esposito può arrivare a fare il centravanti della Nazionale: spero sia forte, lucido ed equilibrato di testa perché ci saranno momenti difficili e vanno superati. Poi bisgna essere coerenti e farlo giocare anche quando non sarà al massimo. Insomma deve dimostrare di poter reggere tutto il peso di giocare con l'Inter. Chivu lo fa giocare e lui ha risposto bene, quando avrà un momento difficile deve dimostrarsi forte".

"L'Italia deve crescere sempre attraverso la serietà che questo gruppo deve mantenere. L'intuizione di Gattuso è stata di schierare due centravanti che hanno subito risposto bene come Kean e Retegui. Dobbiamo trovare un po' di equilibrio, ma è una questione di testa e non tecnico-tattica. Dobbiamo crescere in autostima e migliorare. Poi lo spareggio sarà inevitabile".


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