Leao ammette gli approcci dell'Inter e spiega perché ha scelto il Milan

Le parole del portoghese su vecchi retroscena di mercato
Leao
Leao / Marco Luzzani/GettyImages
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Il Milan attende di riavere a disposizione Rafael Leao dopo l'infortunio rimediato col Bari in Coppa Italia, il rientro del portoghese è imminente ma - intanto - si sottolineano dichiarazioni dello stesso Leao al podcast Say Less. Parole da sottolineare soprattutto in riferimento alla possibilità, evidentemente concreta, di poter raggiungere l'Inter prima di arrivare in rossonero. Questo quanto affermato da Leao:

Interessamento dell'Inter: "Stavo per andare all'Inter, pazzesco. Il direttore sportivo (del Lille, ndr) mi ha detto: Rafa stiamo per venderti all'Inter, io ho detto: no, ho fatto molto bene questa stagione, voglio stare un'altra stagione per migliorare ancora e aumentare la mia fiducia per la prossima sfida. Ma lui mi diceva no, no, devo venderti, è un'ottima opportunità per te, per noi, sono tanti soldi. Ma io ho detto Inter no" riporta calciomercato.com.

L'arrivo del Milan: "Passano una, due, tre settimane e torna a parlarmi il direttore sportivo e mi dice: il Milan è interessato a te. Io ho detto: sì, il Milan sì, se verranno con un'offerta accetterò. Dopo due giorni è tornato e mi ha detto: hanno portato l'offerta, qualcuno vuole parlarti, mi ha passato al telefono Paolo Maldini, non chiamata normale ma videochiamata. Maldini mi ha detto: devi venire, siamo pronti a prenderti. Accetto, ho risposto io, non potevo dire di no".

Perché il Milan: "Da quando ero bambino, Ronaldinho, Ronaldo, Kakà, Seedorf, quei giocatori che vedevi o ne sentivi parlare, erano la storia. Poi sai, 7 Champions League, solo il Real Madrid ne ha di più. Tra Milan e Inter, Milan cento volte”.

L'arrivo a Milano: “Quando mi ha chiamato Maldini ero in hotel, perché era in ritiro nella pre-season, in Portogallo. Sono andato a Milano con la mia famiglia, sono stato un mese in hotel. Mi sono reso conto di quanto questo club sia grande quando ho giocato la prima partita in casa. È stato incredibile, lo stadio pieno, ho pensato è veramente pazzesco. Anche quando abbiamo vinto lo scudetto. È qualcosa che un giocatore deve provare, per capire quanto è importante giocare per il Milan".

Parte della storia rossonera: “È sempre la stessa gioia, con la responsabilità di fare bene, divertirmi, e sono venuto qui per questo, perché non ha senso venire in questo club tanto per venire e andare, quando vai via la gente si deve ricordare cosa ho fatto. Penso di star facendo bene, sono molto orgoglioso e non vedo l’ora di continuare così e ancora di più”.

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