Le sfide di UEFA ed EFC: formato della Champions, offerta Netflix e timori sui ricavi

Equilibri che si ridisegnano e cambiano forma, negli ultimi anni - partendo dagli auspici secessionisti della Superlega delle prime fasi - si è arrivati a forme diverse di dialogo, alla ricerca di un compromesso, a ruoli in qualche modo rimescolati (anche pensando al conforto arrivato sul fronte Superlega dalla Corte di Giustizia UE, a fine 2023). Si sottolinea dunque come la UEFA si sia mossa di recente in modo diverso sia verso l'ECA (ora EFC) che verso A22 e l'intero progetto Superlega, ora diverso da quello "elitario" delle origini.
L'assemblea generale dell'EFC, ieri a Roma, ha rappresentato una potenziale tappa di ulteriore avvicinamento tra le parti: la presenza di Joan Laporta - sostenitore della prima ora della Superlega - dice tanto in tal senso, così come l'incontro di quest'ultimo con Al Khelaifi e con Ceferin. Accanto a posizioni rimescolate si sottolineano rischi paventati da realtà che rappresentano club medi o medio-piccoli, spaventati dall'idea che le competizioni UEFA possano alla fine togliere valore ai campionati nazionali, anche - anzi soprattutto - a livello di diritti TV e di investimenti in tal senso.
Il nodo dei ricavi e dei diritti TV
La presenza di sfide internazionali di primo piano già dalle prime fasi della Champions, spiega il Corriere dello Sport, aggiunge appeal alle competizioni UEFA e rappresenta una minaccia per le manifestazioni locali. Un esempio pratico arriva dai ricavi ottenuti dalla stessa UEFA nel triennio 2024-27, 4,4 miliardi di euro, e dall'obiettivo di arrivare ad almeno 6 miliardi per il periodo successivo. Un miliardo e mezzo di differenza che rischia di scivolare via dalle casse dei campionati nazionali, con annesso pericolo di tracciare un solco ancor più rilevante tra chi partecipa alle coppe e chi resta fuori.
UC3, join venture che guiderà il bando per il ciclo 2027-2033, punta a creare valore a lungo termine per le competizioni e non soltanto a vendere i diritti per la trasmissione: possibile che Netflix presenti un'offerta ed entri dunque in gioco (come già accaduto con Disney+ e Prime) per la trasmissione in streaming. Niente da fare invece per A22, per il progetto Unify e per la prospettiva di ridisegnare il format della Champions League: un'ipotesi smentita da più parti in occasione dell'assemblea EFC. Difficile però immaginare, data la presenza di Laporta, che i rapporti con A22 siano destinati a tramontare definitivamente.
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