Le possibilità di Zhegrova e Openda di cambiare le gerarchie della Juventus

Sono arrivati l'ultimo giorno di mercato, per certi versi quasi a sorpresa considerando l'immobilismo bianconero nel mese di agosto, e ora ci si interroga su quale sarà la loro dimensione nel corso della stagione. Edon Zhegrova e Lois Openda, sbarcati in Italia rispettivamente per circa 15 milioni di euro e circa 45 (considerando l'obbligo del belga al verificarsi di determinate condizioni) rappresentano le novità per la parte bianconera di Torino.
Due interpreti con un passato comune in Francia, Zhegrova con il Lille e Openda con il Lens, che hanno vissuto il proprio periodo migliore proprio in Ligue 1 e che sembravano ormai ampiamente pronti al salto in uno dei tre principali campionati europei. Nazionale del Kosovo il primo, del Belgio il secondo, hanno entrambi un'importanza evidente all'interno delle proprie selezioni, con le quali vantano circa 30 presenza.
Due interpreti dal profilo internazionale che aggiungeranno qualità alla rosa juventina, ma quali sono le possibilità che riescano a invertire le gerarchie finora viste nella formazione-tipo di Igor Tudor per la sua Juve?
La sensazione è che siano alte per entrambi. Edon Zhegrova è il sostituto ideale di Francisco Conceiçao nel ruolo di mezza punta che parte da destra. Un fantasista dal tocco leggero e dall'idea geniale, uno che si prende la responsabilità della giocata contro difese schierate e che ha caratteristiche diverse rispetto al portoghese. Il livello mostrato dal kosovaro nella passata prima parte di stagione è molto alto e occorrerà capire le sue condizioni fisiche dopo molti mesi ai box per un problema agli adduttori che ha contribuito ad abbassare il suo prezzo in sede di calciomercato. Se sta bene, può diventare un'opzione a lungo termine per il ruolo di trequartista mancino; le sue 94 volte in campo nello stesso momento con Jonathan David permettono di immaginare una connessione già consolidata (al Lille) con l'attaccante canadese.
Più difficile l'inversione delle gerarchie che spetta a Lois Openda, il quale dovrà sgomitare per guadagnarsi spazio in un ruolo di attaccante centrale dove già lottano Jonathan David e Dusan Vlahovic. Il primo si è presentato con un gol all'esordio allo Stadium, mentre il numero 9 degli ultimi anni sembra attraversare un momento ottimo che lo porta ad esultare ogni partita. Momenti che cambieranno nell'arco della stagione e che probabilmente potranno premiare anche l'attuale titolare della nazionale belga (Lukaku è infortunato), grazie a caratteristiche diverse rispetto ai due interpreti di cui sopra. Openda appare come un attaccante più mobile, per il quale si è infatti ipotizzata una possibile coesistenza con uno dei due.
Un'ipotesi da non sottovalutare affatto per due motivi. Il primo riguarda la compresenza di tre punte centrali e la volontà di non svalutarne nessuna offrendo il giusto spazio, l'altro riguarda l'assenza di un sostituto naturale di Kenan Yildiz. Il 10, considerando l'avvio di Serie A, appare oggi come inamovibile trascinatore, ma la lunga stagione toglierà energie anche al bianconero che, per rendere al meglio in ogni competizione, avrà la necessità di essere alternato sia a gara in corso che dal primo minuto.
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