Le possibilità a disposizione di Pioli per il rilancio di Gudmundsson e Fagioli

La Fiorentina è arrivata alla seconda sosta in una situazione a dir poco complicata, la sconfitta interna con la Roma e un calendario sulla carta proibitivo rendono ancor più pesante il senso di crisi che si respira in casa viola. Un discorso che riguarda ovviamente i risultati e la classifica deficitaria ma che tocca, altrettanto chiaramente, anche il rendimento dei singoli.

Un rendimento deludente anche nei potenziali punti fermi, in quei calciatori su cui i viola hanno scelto di scommettere con forza: Albert Gudmundsson e Nicolò Fagioli sono due esempi emblematici. Pioli è dunque chiamato a valutare novità anche dal punto di vista tattico per sancire il rilancio dei due, elementi che tecnicamente dovrebbero fare la differenza all'interno della rosa.

Fagioli-Gudmundsson: nuove prospettive tattiche

Per quanto riguarda Fagioli, secondo il Corriere Fiorentino, è possibile che il tecnico viola opti per un avanzamento sulla trequarti: più a ridosso della prima punta, dunque, per far valere la propria tecnica e provare a inserirsi pericolosamente in zona gol, allontanato dall'idea di agire da regista. Fagioli potrebbe trovarsi dunque ad affiancare Gudmundsson sulla trequarti, nel 3-4-2-1, e l'islandese dal canto proprio - secondo La Nazione - potrebbe svolgere un lavoro più affine a quello che caratterizza la sua esperienza in Nazionale.

Ci si si allontana insomma dalla suggestione di vederlo agire quasi da mezzala, con la tendenza a rientrare spesso e sacrificarsi, per immaginarlo più fantasista in senso stretto, più libero di inventare. Una soluzione che, va da sé, non segue la prospettiva 3-4-1-2 che vedrebbe Gudmundsson alle spalle di due punte: ipotesi che, di fatto, risulterebbe troppo sbilanciata rispetto a un più sostenibile 3-4-2-1.