Le parole di Davide Nicola alla vigilia di Napoli-Cagliari

La pressione sulla squadra di Conte e le assenze dei sardi.
Cagliari v Venezia - Serie A
Cagliari v Venezia - Serie A / Enrico Locci/GettyImages
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Lo Scudetto passerà dall'ultima giornata, con l'ipotesi spareggio come remota opzione per la quale tifano molti appassionati neutrali. Il Napoli di Antonio Conte accoglierà il Cagliari di Nicola al Diego Armando Maradona con la consapevolezza che la vittoria, i 3 punti, regalerebbero ai partenopei il quarto successo della propria storia. In contemporanea, l'Inter di Simone Inzaghi visiterà il Sinigaglia per affrontare il Como di Cesc Fabregas, con solo parte del destino nelle proprie mani e la volontà di non fallire un altro eventuale match point Scudetto.

Domani, venerdì 23 maggio 2025, si risolverà dunque la principale questione della Serie A, un titolo che ha visto due protagoniste e che avrà bisogno del 38° turno per scegliere la destinazione finale. Ai microfoni, nelle consuete conferenze stampa prepartita, sono state evidenziate ovviamente le parole anche dei tecnici di Como e Cagliari, squadre salve e senza obiettivi che si sono ritrovate all'improvviso come possibili spartiacque dello Scudetto. Scopriamo i passaggi principali della conferenza stampa del tecnico dei sardi Davide Nicola.

La situazione infortuni del Cagliari

Il campionato non è finito e la squadra ospite vorrà onorare la competizione al Maradona, ma le difficoltà a livello di interpreti non mancheranno. "Abbiamo avuto problemini non solo nell’ultimo periodo, la situazione di Gaetano è nota, ci siamo sentiti. Caprile non ci sarà perché era già infortunato prima, anche nella sfida contro il Venezia, aveva una distrazione di primo o secondo grado. Luvumbo ha avuto questo problema dovuto alla fatica, Pavoletti ha un problema al ginocchio ma ci sarà. Zortea sta facendo un'ecografia, ci punterò solo se sta bene, è un occasione per gli altri potenzialmente".

Una situazione dalla quale non possono essere esclusi nemmeno Mina e Luperto, recuperati per lo scontro diretto vinto con ampi meriti contro il Venezia, ma ovviamente non al meglio: "Mina e Luperto erano infortunati e li abbiamo rrecuperati con il Venezia, non erano al top della condizione ma non hanno avuto ricadute. Giocheranno perché mi servono perché la formazione possa essere competitiva. La differenza tra noi e il Napoli è abissale, ma vogliamo fare la nostra partita nonostante il fatto che siamo già salvi".

La pressione e i confronti con le big

La pressione ovviamente sarà tutta sul Napoli, chiamato a imporre almeno una rete di distanza sugli avversari e a superare le difficoltà avute in alcune delle ultime uscite. Si verificherà probabilmente quel di entusiasmo e tensione, che la squadra di Conte dovrà cercare di scrollarsi di dosso il prima possibile. "Mente libera? Penso che tutte le partite siano aperte, anche quando c’è un divario come con il Napoli. Credo nel fatto che possiamo dire la nostra, non so se riusciremo a fare qualcosa di straordinario ma ci prepariamo per fare del nostro meglio. Arrivati all’ultima giornata è inevitabile avere pressione, non penso che loro però la patiscano".

Il Cagliari di Nicola non sarà semplice da arginare. La squadra sarda ha centrato pareggi contro Atalanta, Roma, Milan (due volte) e Juventus, perdendo molti confronti con le big soltanto di misura. "In alcuni anni fai il colpaccio ma sistematicamente poi non riesci in altre partite, noi siamo stati competitivi con le big; anche strappando punti con qualità di gioco. Abbiamo avuto la giusta mentalità, vedi la partita con l’Atalanta. Per vincere contro di loro serve cambiare obiettivi, serve una certa dimensione qualitativa. Alcuni sono più pronti di noi, i nostri lo sono dopo un anno ma le big hanno giocatori che sono già arrivati a quel punto; sanno già giocare a questi livelli. Prima o dopo arriveremo ai loro livelli, bisogna crederci! Se sfidassi Bolt mi batterebbe anche se non corre da anni, c’è una differenza genetica, ma apprezzo i progressi che posso fare nel percorso".


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