Le condizioni di Akanji, evitare i playoff e la forza del Liverpool: parla Chivu

Alla vigilia della sfida di Champions League contro il Liverpool, il tecnico dell'Inter Cristian Chivu ha parlato ai microfoni di Sky Sport e poi in conferenza stampa, analizzando la situazione nerazzurra, lo stato di forma della squadra e la condizione fisica dei suoi giocatori.
Le parole a Sky Sport
"Il Liverpool è una delle squadre più titolate al mondo. Una delle squadre che ha ambizioni grandi tutti gli anni in tutte le competizioni".
"Io non parlo dei problemi delle altre squadre, abbiamo anche noi i nostri problemi e le domande alle quali dover rispondere. Ovvio che Salah sia un giocatore di livello mondiale, ma questo non riguarda noi ma loro".
"Lo stato di forma della mia squadra è dato dalla partita che devi affrontare, non l'ultima giocata ma la prossima sempre. Veniamo da un momento buono, abbiamo fiducia e stiamo cercando di alzare il livello anche noi perché siamo a dicembre. Stiamo lavorando per questo. Akanji non sta bene e lo abbiamo mandato a casa. Non rispondo a nessun qui, a destra gioco io".
Le parole in conferenza stampa
"Il Liverpool fa dell'intensità il suo motto, portata da Klopp e che Slot sta cercando di mantenere riuscendoci, visto che ha vinto la Premier League. Quest'anno hanno cominciato bene, poi hanno avuto difficoltà ma è una squadra costruita per questo tipo di partite. Sono tra i più blasonati e titolati a livello mondiale, sappiamo cosa portano in campo e del valore collettivo di questa squadra. Vogliamo fare come loro, ma loro hanno una storia e una cultura, nascono così. Per come vivono il calcio in Inghilterra è diverso dall'Italia, non dico sia meglio o peggio ma è diverso l'approccio a tutto ciò che è il calcio".
"Replicare la pressione alta? Tutto è replicabile, ma dipende dalla partita, dall'avversario, dalle nostre energie. Dipende tutto dalle energie che porti e non è facile mantenere quell'atteggiamento giocando ogni tre giorni. Non è una scusa, un dato di fatto. Quindi bisogna saper imparare a capire i momenti, capire quando si può fare e quando bisogna rifiatare perché anche la pressione va fatta senza perdere equilibrio ed evitare di esporsi. Dipende da tante cose, stiamo cercando di dare questa mentalità alla squadra, a tratti lo fanno bene, altre volte capisco pure io che bisogna abbassarsi. Thuram sa ad esempio che non è semplice, quindi bisogna trovare sempre il giusto compromesso per non essere puniti".
"A parole o sulla lavagna è tutto facile. Il problema poi è che in campo va dato rinforzo a ciò che è facile dire a parole. Sappiamo tutti dell'intensità del Liverpool, della qualità che hanno, sia individuale che collettiva. Ma anche noi sappiamo cosa possiamo fare, abbiamo tenuto alta la bandiera dell'Inter in Europa e fatto parlare di noi perché non si raggiungono tre finali europee in poco tempo così dal nulla. Questo andrebbe esaltato. Qualche merito a questa squadra bisogna darlo a prescindere poi da ciò che è stato il risultato finale".
"Sappiamo cosa rappresenta Salah per il calciomondiale e cosa ha dato al calcio, ma non è una mia preoccupazione. Ci sono giocatori che possono sostituirlo e il livello rimarrà alto. Il Liverpool è un grande collettiv e non bisogna parlare di individui. Hanno tanta qualità".
"Akanji oggi non si è allenato perché non stava bene, vedremo domani. Acerbi è il difensore con più minuti giocati, forse gli stessi di Bastoni e Akanji. Bisseck ha iniziato a far vedere ciò che cercavamo e ultimamente ha giocato un po' di più. In base a ciò che vedo e all'aiuto che possono dare alla squadra faccio le scelte. Acerbi può giocare tranquillamente ogni tre giorni, per come si allena e per come è strutturato recupera molto in fretta. Dumfries e Darmian invece sono ancora fuori e non so per quanto. Non so dirvi onestamente. Matteo a breve comincerà il programma riabilitativo di condizionamento, Denzel sta facendo qualcosa in palestra senza mettere troppo peso sulla caviglia".
"Credo sia l'obiettivo di tutti evitare i playoff. Se poi dovremo farli, li faremo. Stiamo lavorando un po' su tutto al momento, stiamo cercando di dare minuti a tutti facendo le nostre rotazioni per cercare di mettere tutti in condizione e fiducia, in modo da poter fare nel caso anche due partite in più".
"Quello che è accaduto l'anno scorso è andato, bisogna accettarlo a schiena dritta e testa alta per avere una nuova stagione in cui bisogna alzare il livello e fare di tutto per restare competitivi. Non so se una vittoria contro il Liverpool ti può dare qualcosa e una sconfitta toglierla, so che dopo una sconfitta abbiamo sempre reagito e che nel quotidiano lavoriamo molto per superare certi momenti, migliorare e diventare sempre più forti. Non è semplice neanche per i ragazzi che hanno avuto cambiamenti importanti, con un allenatore nuovo che chiede cose in più dopo aver passato quattro anni con un allenatore diverso che ha fatto grandi cose. Loro ci tengono a fare una bella stagione".
"Io sono contento di cià che fanno i ragazzi. Non costruisco muri intorno a me, ma ponti perché ti aprono orizzonti. Ho la fortuna di avere giocatori che apprezzano questo comportamento, a volte magari sono confusi ma il caos a volte ti fa pensare di più e ti responsabilizza. Mi fa piacere la loro disponibilità e sono convinto che se chiedo a Thuram di fare il centrocampo lo fa senza problemi, così come i nuovi che magari avrebbero avuto più difficoltà in altre situazioni ma mi hanno dato totale disponibilità. Nonostante le difficoltà, il gruppo da sempre il massimo".
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