Le assenze di Rabiot e Pulisic, l'importanza di Leao e l'insidia viola: la conferenza stampa di Allegri

Alla vigilia della sfida di San Siro contro la Fiorentina, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa analizzato la situazione attuale della squadra rossonera, alle prese con diversi giocatori infortunati durante i match con le proprie nazionali. Il mister rossonero ha esaltato Rafael Leao, ha messo in guardia dal match contro i Viola anche perché la gara dopo la sosta nazionali è sempre insidiosa. Nessun commento sul match contro il Como che si dovrebbe giocare in Australia. Ecco le sue parole:
"Ieri abbiamo fatto il primo allenamento tutti insieme, i ragazzi stanno bene. Le partite dopo la sosta sono sempre una incognita perché bisogna metterci subito la testa e la concentrazione. Domani inizia un ciclo di cinque partite: è un mese importante, bisogna essere bravi a fare una partita molto attenta. Affrontiamo la Fiorentina, a prescindere dalla classifica, ha fatto buone prestazioni e ha ottimi giocatori. Domani per noi è la possibilità di fare un altro passo in avanti e consolidare la nostra classifica".
"Leao ha fatto una buona settimana, è normale che deve acquisire una condizione buona e credo sia pronto a tornare uno dei protagonisti. Come abbiamo bisogno di lui abbiamo bisogno di tutti. Rafa ha qualità importanti e sono contento che sia tornato ad avere una condizione buona".
"Abbiamo fuori Rabiot e Pulisic, difficilmente sarà a disposizione prima della prossima sosta, Estupinan non ci sarà per un problema alla caviglia. Da valutare Nkunku che ha questo alluce che gli dà fastidio. Poi Jashari è fuori, gli altri sono a disposizione compreso Saelemaekers. Abbiamo un numero sufficiente di giocatori per affrontare la gara di domani, non ci sono problemi di questo genere. Gli infortuni fanno parte della stagione, a volte ti arrivano tutti insieme e bisogna essere bravi a capire il momento. Quelli che ci sono devono fare di più".
"Leao ha delle qualtà tecniche straordinarie, va lasciato giocare. Quello che conta è il campo, lì si dimostra e vanno fatte delle prestazioni. Ci sono troppe parole intorno a Rafa, è un ragazzo d'oro. Purtroppo l'infortunio l'ha fermato, io sono convinto che farà molto bene da qui in avanti. A fine carriera si dirà se è stato un campione".
"Sulle soste nazionali è stato fatto un passo avanti: dall'anno prossimo le soste saranno accorpate e quindi ci sarà più tempo per recuperare. Questo è il periodo più pericoloso, a novembre ci sono più infortuni perché si è giocato tanto. Poi dovremo trovare delle soluzioni perché a tutto c'è una soluzione".
"Una cosa che ho letto tempo fa è quello di anticipare le partite notturne alle 20, questo permette di andare a letto prima e questo potrebbe essere un aiuto per i giocatori anche se sembrano pochi 45 minuti di anticipo".
"Le partite sono tutte difficili da giocare, la Fiorentina ha ottima qualità, ha giocatori davanti con il gol nelle gambe, è ben allenata. Secondo me avrebbe meritato più punti, ecco perché servirà una partita di grande attenzione, andando a migliorare certe situazioni in possesso e non possesso. Sono state fatte buone cose, ma siamo lontani da maggio, quindi bisogna fare un passo alla volta. E domani è un passetto in avanti che bisogna fare".
"Chi tirerà i rigori? Questo lo vedremo in allenamento. Bisogna migliorare la percentuale di realizzazione perché 5 degli ultimi 7 sono stati sbagliati".
"Io sono tecnico di un club e ragiono in un modo, quando sei commissario tecnico di una nazionale magari si ragiona in altro modo. Quindi non è semplice per loro. Sono cose che capitano, li troveremo più freschi a novembre".
"Gimenez l'ho trovato bene, a Torino ha fatto una buona partita. Quando c'è un problema bisogna trovare le soluzioni, senza arrabbiarsi, altrimenti si perde solo tempo".
"Sicuramente abbiamo subito in casa contro il Napoli perché eravamo in inferiorità numerica, poi nelle altre partite ci sono stati dei momenti in cui abbiamo lasciato qualcosa, ad esempio a Torino abbiamo rischiato di compromettere la partita al 93', ma è normale che se tutti giocassero alla perfezione le partite finirebbero 0-0. Si sbloccano perché ci sono degli errori. La cosa però è che dobbiamo continuare sapendo che ogni pallone non è quello decisivo per vincere la partita, ma è quello decisivo per raggiungere un obiettivo, che è una cosa diversa. Non possiamo pensare che un pallone sbagliato ci fa perdere la partita, ma ci fa entrare o uscire dalla Champions League".
"Al momento non penso ci sia l'ufficialità su Milan-Como in Australia. Quando ci sarà organizzeremo la trasferta per giocare a Perth. Non possiamo fare altro, dobbiamo trovare le soluzioni ideali per andare e affrontare quella partita perché saranno tre punti molto importanti per l'obiettivo finale. Adesso non mi va di spendere energie, pensiamo alla partita con la Fiorentina, poi a quella di venerdì contro il Pisa e così via. Non possiamo fare processi alle intenzioni, intanto pensiamo a domani che è una partita pericolosa dopo la sosta. Le gare dopo la sosta sono come la prima partita di campionato, hanno sempre incognite e bisogna affrontarle nel modo giusto".
"Fino a domattina non posso prendere decisioni su titolari e panchina perché devo capire chi ho a disposizione. Abbiamo delle soluzioni all'interno della squadra, l'importante è che la squadra giochi da squadra, con compattezza, umiltà e rispetto verso la Fiorentina".
"Nello spogliatoio a Torino non è successo nulla. Quando giochi una partita come a Torino, dove hai la possibilità di ottenere i tre punti, e al fischio finale non bisogna essere contenti perché si può alzare l'asticella. Quando esci da quelle partite, dove potevi vincere e allo stesso tempo perdere al 92' per una disattenzione, bisogna essere arrabbiati. Serve per crescere, se si vogliono raggiungere certi obiettivi. È una partita che si poteva vincere e andava vinta".
"Nkunku è arrivato ad agosto fuori condizione, poi ha giocato in nazionale e si è fatto male. Adesso ha questo problema al piede, ma è un giocatore di valore assoluto".
"Se il Milan è pronto a vincere il campionato lo vedremo a maggio, le parole non servono a nulla. Con Pioli ho un buon rapporto, vincere gli Scudetti non è mai banale. E sono sicuro che farà un gran lavoro anche alla Fiorentina. La mia squadra sta lavorando con grande voglia per centrare l'obiettivo di arrivare tra le prime quattro, che non è facile perché ci sono tante squadre attrezzate. Dopo il rigore sbagliato contro la Juventus la squadra è stata molto grava perché ha subito aggredito l'errore e l'ha saputo gestire".
"La proposta di gioco cambia a seconda degli interpreti: cambiano perché ci sono caratteristiche diverse. Con Rabiot e Pulisic si chiede un certo tipo di partita, se ci sono altri si chiedono cose diverse. L'importante è che tutti riescano a fare quello che è nelle loro caratteristiche".
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