Le ambizioni del Napoli e il progetto del centro sportivo: parla De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis / Image Photo Agency/GettyImages
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Tanto cinema, come d'altronde richiede il contesto, ma anche tanto calcio: Aurelio De Laurentiis è stato uno degli ospiti d'onore del Giffoni Film Festival, durante il quale non ha potuto non parlare del suo Napoli. Il patron partenopeo si è nello specifico soffermato sugli obiettivi per il medio-lungo termine e sul progetto del nuovo centro sportivo. Ecco le sue parole riportate dal Corriere dello Sport.

Le parole di ADL:
"Non amo parlare ma rispondere. Tutto quello che volete chiedermi, tranne il mercato, può diventare una domanda. Parliamo di cinema e di sport. Vincere la Champions? Non dipende da me, ma da quanto sono forti gli altri, dagli infortuni, da quanto saranno bravi i nostri allenatori. Intelligenza artificiale nel cinema? Mi arrapa?".

Quali sono gli obiettivi del Napoli?
"Competitivi ai massimi livelli. Il problema del Napoli è che noi, come gli altri siamo immersi in un sistema fallimentare. L’Inghilterra ogni anno perde 750 milioni di pounds. Dobbiamo prendere decisioni, altrimenti tra due, tre anni il calcio scompare. Al sottosegretario Fazzolari ho consegnato due, tre cartelle. Rispetto il Ministro dello sport che ha già allungato il contratto dei calciatori a 8 anni, una mia richiesta. Ha fatto tanto, ma non basta. Rischiamo di usurare la salute dei nostri calciatori, dobbiamo intervenire altrimenti il movimento fallisce. Diventa un mantenimento di poltrone ad oltranza. Bisogna muovere il c…o, fare cambiamenti. Negli Stati Uniti, il basket fortissimo stava perdendo soldi una decina di anni fa. Le squadre hanno deciso di sospendere il campionato per sei mesi, hanno deciso i cambiamenti. Abbiamo una serie B fallimentare, una serie A che non riesce a ridursi. Tutti i costi sono arrivati alle stelle, come per le squadre femminili. Chi sta dietro al calcio, istituzionalmente parlando, sembra quasi che faccia la guerra al calcio, pur di non farlo progredire e crescere. I politici credono che noi siamo miliardari, quando il 90% dei club è pieno di debiti”.

Sarebbe un gran bel film il centro sportivo a Pozzuoli. Come il Viola Park a Firenze?
“Abbiamo vinto due scudetti con centri sportivi di un certo livello, importante per la prima squadra e meno per le altre. Abbiamo vinto e abbiamo tirato fuori calciatori inviati ad altre squadre. A noi non manca nulla. Il problema del centro sportivo va inserito in un contesto. Ci sono delle priorità alle quali dare spazio. Noi abbiamo fatto la verifica di 25 siti nei quali fare il centro sportivo, perché in Campania e in altri posti hanno sepolto e fatto carne di porco. Se facciamo le prove nel terreno e troviamo cose sotto l’acqua, quali campi di calcio posso fare. Adesso abbiamo trovato 22 ettari e mezzo. Devo mettermi in macchina per verificare la percorribilità e quali mezzi di trasporto ci arrivino, perché devo capire quale tempo venga sottratto allo stadio da parre di un bambino di 10 e 11 anni, che diventa il principale utente. Napoli femminile? Qua non ci sono manco i soldi per serie A, B, C, immaginiamo per il femminile, che hanno voluto professionalizzare".


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