Lamine Yamal e il sempre ingeneroso paragone con Messi

Quello che è successo nella notte di Montjuic a Barcellona non capita tutti gli anni. Un giocatore dominante che in una Semifinale di Champions League decide di attivare la modalità migliore (che probabilmente non abbiamo ancora visto) e trascinare la sua squadra fuori da una situazione negativa portandola a sfiorare la vittoria. Nel 3-3 fra Barça e Inter abbiamo apprezzato una delle prestazioni più importanti della carriera di Lamine Yamal, per il quale paragoni e aggettivi sono stati già ampiamente abusati.
Cadiamo quindi anche noi nel tranello del confronto Messi-Yamal, provando ad argomentare sul perché sia in parte sbagliato e abbia rilevanza soltanto per chi ama i numeri estrapolati dal contesto.
Che sia stata una notte magica non ci sono dubbi, anche perché un gol del genere lo segnano o i giocatori bravi in stato di grazia (Saúl vs Bayern Monaco 2016 vibes) o i fenomeni. La sensazione riguardo a Lamine Yamal è che il suo status appartenga al secondo gruppo e che l'opinione generale abbia ormai virato verso quella dei fenomeni generazionali, nonostante e al contempo grazie alla sua giovanissima età.
Dati random del paragone con Messi
La Masía e il Barcellona come club in cui crescere, la sensibilità del mancino e il compleanno in estate, a qualche settimana da quelli che sarebbero stati 20 anni esatti di differenza. Lionel Messi è argentino, nato a Rosario il 24 giugno 1987, Lamine Yamal è spagnolo, nato a Esplugues de Llobregat (Barcellona) il 13 luglio 2007. Sono entrambi cancro, per chi crede nei segni zodiacali, e si è ampiamente parlato della foto con benedizione che ritraeva un giovane Messi con Yamal appena nato.
Confronti ai quali oggi si aggiungono quelli delle statistiche in campo, nei quali Lamine Yamal domina i migliori della storia (in relazione all'età). Lo spagnolo è ancora nel 17° anno e ha già totalizzato 100 presenze con il Barcellona, collezionando 22 gol e 33 assist, una media maggiore di un contributo diretto alla rete ogni due partite. Ha conquistato una Liga, una Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna con il Barcellona, oltre al Campionato Europeo vinto da protagonista con la Nazionale in estate.
Ha, in generale, raggiunto un livello difficile da immaginare per chiunque ancora prima di compiere 18 anni; anche per i migliori del XXI secolo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, che alla sua età avevano disputato rispettivamente 9 e 31 partite in prima squadra. Tempi, contesti e numeri differenti.
I pareri dei calciatori e il vuoto da colmare
Se questo discorso assume un senso è, a mio parere, anche per qualche parere gratuito di colleghi ai vertici di Yamal che l'hanno spontaneamente promosso come migliore al mondo sui social, esponendosi senza un valido motivo o una connessione diretta. Dal 'best player in the world' di Alejandro Garnacho alla foto postata su Snapchat da Erling Haaland, un altro per il quale i paragoni in merito ai numeri realizzativi sono stati tra i più pesanti.
Sì, ha ragione il norvegese, Lamine Yamal è incredibile e proiettando i suoi numeri competerebbe a pieno titolo i più forti di sempre. Tuttavia, il calcio è formato da un numero esagerato di fattori individuali e collettivi, alcuni controllabili e altri no, che rendono un macigno il paragone con Lionel Messi, già saggiamente accantonato dal giovane talento spagnolo, che ha finora dimostrato di non essere scalfito da tali confronti. Gioca con una leggerezza encomiabile e con un'esperienza introvabile per i minorenni che competono in questo sport, ed è sicuramente diversi anni più maturo rispetto alle date scritte sui suoi documenti; presto, e spalmata sulle prossime stagioni, arriverà la sfida della continuità, quella di restare a livelli altissimi per quasi un ventennio.
Personalmente lo trovo più simile a Neymar Jr. che a Messi, nonostante il mancino e la cantera blaugrana, nonostante la visione e quella conclusione a giro naturale marchio di fabbrica della Pulga. Nel giudizio c'è l'elemento soggettivo di un vuoto che l'argentino ha lasciato nella testa dei tifosi catalani e più in generale degli appassionati di questo sport, alle prese con la fine di un'era non ancora del tutto accettata. Il desiderio di rimpiazzare il vecchio con il nuovo affrettando i tempi si scontra con la realtà, ancora in fase di digestione, di aver apprezzato per un quindicennio l'inedita sfida colpo su colpo fra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Una sfida rispetto alla quale più trascorreranno gli anni più verrà accresciuto il mito. Due figure arrivate a mettere in discussione il potere di Pelé e Maradona circa 20 anni il ritiro dell'ultimo. Se Yamal apparterrà a questa categoria lo sapremo almeno fra 10-15 anni, quando avrà avuto tempo, modo e stagioni per scrivere la sua personale storia.
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