La vittoria a Firenze, l'esclusione di Ferguson e il primo posto: le parole di Gasperini

Quindici punti in sei giornate, primo posto - per ora - solitario: ottimo inizio di stagione per la Roma di Gian Piero Gasperini. Il tecnico giallorosso ha commentato la vittoria in trasferta contro la Fiorentina al termine del match. Il mister si è detto estremamente soddisfatto per quanto visto al Franchi, ha spiegato alcune scelte legate ai singoli e si gode la posizione in classifica.

"Siamo riusciti a sfruttare bene gli spazi e abbiamo interpretato al meglio la gara. Abbiamo fatto fatica a chiudere la partita, quindi abbiamo preferito gestire il finale soffrendo solo nell'occasione del tiro di Gosens. La traversa di Piccoli era su un tiro dalla distanza difficile da evitare. Per il resto abbiamo controllato bene anche se è vero che nella ripresa non riuscivamo bene a ripartire, abbiamo rischiato pochissimo".

"Sono contento della prima vittoria in rimonta e in fase difensiva siamo sempre stati lucidi. In attacco potevamo fare meglio, ma usciamo da Firenze con un risultato più che positivo. Soulé ha un piede ottimo e se riesce ad avvicinarsi alla porta può diventare ancora più pericoloso. Ho scelto Baldanzi e Dovbyk per dare più profondità alla manovra".

"Il nostro modo di giocare è efficace quando la partita è più aperta, ma fatichiamo con difese chiuse. Dobbiamo migliorare ma la squadra dimostra personalità perché anche in svantaggio non ci siamo disuniti e ci abbiamo creduto".

"Ferguson aveva un problema alla caviglia e Dybala falso centravanti è stata una soluzione di emergenza perché con la sua tecnica può giocare in ogni ruolo. Per me Paulo non è una punta e deve giocare con qualcuno davanti. Sono molto contento della classifica per la gente, per la squadra e i giocatori in particolare. Qualcuno giustamente dopo sei partite ancora non ci dà credito per questa posizione, ma i ragazzi hanno grande applicazione e il primato è un premio anche per questo. Non ho detto che abbiamo un obiettivo così grande, ma ci godiamo il momento anche se nessuno ci dà credito".