La versatilità come punto chiave e il no al Milan: Inter, come nasce il colpo Akanji

Le parole di Marotta lasciavano immaginare che il mercato dell'Inter fosse chiuso, prima della volata finale di ieri, ma gli sviluppi effettivi hanno consegnato un quadro diverso e l'ultimo giorno di trattative ha regalato una doppia sorpresa: da un lato l'addio di Pavard in direzione OM e, per sostituire il francese, l'approdo in nerazzurro di Manuel Akanji dal Manchester City.
Un difensore versatile: non solo braccetto destro
Un aspetto cruciale dell'arrivo di Akanji alla corte di Chivu riguarda la grande versatilità che, con la maglia dei Citizens, lo svizzero è riuscito ad acquisire. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport sottolinea come la duttilità di Akanji sia un aspetto in grado di spiegare la volontà interista, poi concretizzata, di assicurarsi il difensore: non potrà giocare solo come braccetto di destra al posto di Pavard ma anche al centro del terzetto o, qualora servisse, a sinistra al posto di Bastoni.
Un discorso che si accompagna alla grande esperienza internazionale e che spiega la scelta nerazzurra. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport non si sarebbe trattato di un colpo improvvisato da parte dell'Inter, l'avvicendamento con Pavard era nell'aria e l'esclusione del francese con l'Udinese in parte lo dimostra. L'Inter ha subito pensato allo svizzero, non appena l'OM ha fatto capire di fare sul serio per Pavard, ed è possibile che il no di Akanji al Milan si leghi proprio all'Inter presente sullo sfondo (con annessa possibilità di giocare in Champions).
feed