La soddisfazione per il mercato, la presenza di Modric e gli obiettivi: parla Allegri

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Sara Cavallini/GettyImages
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Alla vigilia della sfida contro la Cremonese, Massimiliano Allegri si è presentato in conferenza stampa per presentare la sfida valida per la prima giornata di Serie A. Per il tecnico del Milan si tratta anche dell'inizio ufficiale della sua seconda avventura in rossonero, considerando la squalifica che ha dovuto scontare in Coppa Italia contro il Bari, non potendosi sedere in panchina a guidare la squadra. Queste le parole del mister:

"Alla prima di campionato c'è sempre curiosità, anche da parte mia. I tifosi ci hanno dato grande affetto già contro il Bari e domani saranno 75mila contro la Cremonese. Dobbiamo fare un percorso insieme per arrivare a marzo nelle migliori condizioni perché a marzo si decide la stagione. Sono contento del gruppo dal punto di vista tecnico e morale: è un gruppo che sta diventando squadra e ha voglia di fare. Le prime di campionato sono sempre più difficili perché le condizioni non sono ancora ottimali e il mercato è ancora aperto. E la Cremonese è una squadra rognosa".

"Bisogna sempre puntare al massimo degli obiettivi, con convinzione mentale. Il campionato va fatto a velocità di crociera, senza alti e bassi. L'equilibrio deve regnare all'interno del Milan perché l'obiettivo è che l'anno prossimo si giochi la Champions League senza porsi dei limiti. Il mio Milan deve essere innanzitutto una squadra, che gioca con rispetto di tutti gli avversari perché le partite vanno vinte sul campo. Anche domani non partiamo in vantaggio solo perché ci chiamiamo Milan. Quello che fa la differenza poi a fine campionato è la differenza reti, come dico sempre".

"Per lo Scudetto solitamente la favorita è quella che ha vinto il campionato precedente. C'è un lotto di squadre che si contendono i primi quattro posti e in mezzo ci siamo noi".

"Difesa a tre o a quattro: è questione di caratteristiche dei giocatori, non di modulo. La società ha fatto un ottimo lavoro sul mercato, sia in entrata che in uscita. Lavoriamo insieme, c'è condivisione di obiettivi, mancano dieci giorni alla fine ma ora conta la partita di domani. Sono molto contento di tutti i ragazzi che ho a disposizione"

"Di Modric è inutile parlarne tecnicamente, è meraviglioso quando tocca la palla. Durante la partita lo fa più con l'esterno che con l'interno, d'esterno la toccano in pochi. Ragazzo stupendo, ha dato grande disponibilità, sta bene anche a livello fisico. Starà a me gestirlo, sarà utile sia in campo che fuori".

"Il mio addio alla Juventus è stato un bell'addio, con la vittoria della Coppa Italia. Poi le cose finiscono, ho entusiasmo perché è un lavoro che faccio con passione. Domani è un problema perché è un anno che sono fermo e non so come mi comporterò. Speriamo di non fare danni".

"Boniface non è ancora un giocatore del Milan, quindi non ne parlo per rispetto dell'altro club".

"Non è che se c'è Allegri allora il Milan vince. Ho imparato che nelle grandi società non conta l'allenatore o i giocatori, ma il club. Se sei in un grande club devi sentire addosso la responsabilità per lavorare per non sbagliare, perché questo ti alza l'attenzione. Siamo qui a lavorare per il Milan, che è sopra a tutto e tutti".

"In difesa sono a posto così. Ho quattro centrali di cui due possono giocare anche a destra. Sono molto sereno, poi l'importante è stare tutti bene. I campionati nove volte su dieci li decidono quelli che entrano dalla panchina perché le ultime mezzore sono determinanti. Milan con il tridente? C'è sempre, avevamo Leao, Pulisic e Saelemaekers. Poi che siano più vicini o lontani... L'importante è avere lo spirito giusto ed esaltarsi nelle difficoltà".

"Per la titolarità di domani di Modric deciderà oggi. Loftus-Cheek e Fofana hanno fisico e tecnica. A fine anno in due devono aver fatto minimo quindici gol".

"Il rapporto con Ibra? Io sono rimasto a fare l'allenatore, lui ha cambiato mestiere e da ragazzo molto intelligente sta cercando di capire e migliorarsi. È un punto di riferimento per i giocatori. Rafael Leao sta bene, ma non ho aggiornamenti. Speriamo di rivederlo con il Lecce, altrimenti direttamente dopo la sosta".

"Non sono rimasto stupito da nessuno in particolare. Ho trovato una squadra con ottima qualità tecnica, poi bisogna sapere che dobbiamo fare fatica, mai visto vincere una squadra senza fare fatica. Un giocatore se è bravo resta bravo, uno scarso magari può diventare un po' più bravo. Poi va trovata l'alchimia, il calcio non è una scienza esatta, a volte sono partito pensando di giocare in un certo modo e poi ho cambiato idea".


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