La Roma e il FPF: quanto devono incassare i giallorossi per evitare sanzioni?

Frederic Massara
Frederic Massara / Francesco Scaccianoce/GettyImages
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Prosegue la lotta della Roma per rispettare il Fair Play Finanziario. Negli ultimi, frenetici, giorni il nuovo direttore sportivo Frederic Massara sta facendo di tutto per rientrare nei paletti fissati dal settlement agreement stretto con l'UEFA e non incorrere in sanzioni che andrebbero ulteriormente a gravare su casse e ambizioni del club giallorosso.

La deadline e le possibili sanzioni

La data da cerchiare in rosso è il 30 giugno. Se entro quel giorno la Roma non avrà incassato altri 15 milioni di euro, allora l'UEFA prenderà dei provvedimenti. Secondo calciomercato.com, a Trigoria prevale ottimismo e si parla già di una multa da 3-4 milioni di euro, ma tra le potenziali sanzioni ci sono anche un tetto sul numero di giocatori per la stagione 2026/27 e l'esclusione dalle coppe europee.

Il punto sul mercato in uscita

Le cessioni di Dahl al Benfica, Le Fée al Sunderland e il riscatto di Zalewski da parte dell'Inter non si sono rivelate sufficienti. La Roma dovrà ancora muoversi in uscita con la speranza di evitare grossi sacrifici. Presto sarà ufficiale il ritorno di Paredes al Boca Juniors per una cifra di circa 3,5 milioni di euro, mentre per Shomurodov verranno ascoltate offerte da almeno 7 milioni. Tramontata la trattativa con l'Al-Hilal, Angelino continua a piacere in Arabia Saudita, dove lo segue l'Al-Nassr, ma anche Atletico Madrid e Sunderland hanno chiesto informazioni: la base d'asta è di 15 milioni di euro. Se queste partenze non dovessero concretizzarsi, i giallorossi saranno costretti a dar via Ndicka, arrivato due anni fa a parametro zero e valutato oggi 35 milioni di euro. Un addio che risolverebbe i problemi con il FPF e che finanzierebbe il mercato in entrata, ma che andrebbe a compromettere la competitività della squadra di Gasperini.


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