La Roma a Pietralata, Lotito compra il Flaminio: il punto sugli stadi delle romane

Dopo anni di stallo e procedure interminabili, nella Capitale sembra finalmente arrivare una svolta sul fronte stadi. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport - Stadio, sia Roma che Lazio stanno compiendo passi decisivi verso la realizzazione dei rispettivi impianti. Se a Milano l'accordo con il Comune è arrivato in tempi relativamente celeri, a Roma la burocrazia e i vincoli della Sovrintendenza hanno rallentato le operazioni, ma ora le due società sembrano più vicine che mai a dotarsi di uno stadio di proprietà.
La Roma accelera su Pietralata
Per quanto riguarda il nuovo stadio giallorosso, il prossimo step - che segue studio di fattibilità, conferenza dei servizi, riconoscimento del pubblico interesse e fase di dibattito - dovrebbe concludersi entro dieci giorni. I lavori di rimozione delle lastre di cemento e gli scavi archeologici sono ripresi a ottobre, ma il completamento di questi ultimi non bloccherebbe l’iter. Restano le proteste dei comitati contrari, soprattutto per l’abbattimento di tre ettari di verde. L’ultimo passaggio sarà il bando europeo, essendo l’area pubblica: in caso di offerte concorrenti, la Roma potrà pareggiarle. L’obiettivo dei Friedkin è avviare i lavori nel 2027 e terminare in tempo per ospitare Euro 2032.
La Lazio punta sul Flaminio
Sul fronte biancoceleste, si intensificano invece i contatti con il Comune per il recupero del Flaminio. Claudio Lotito ha confermato: “Siamo pronti a comprare il Flaminio o a ottenere un diritto di superficie per 99 anni. Ci aspettiamo una svolta imminente.” La preferenza della Lazio resta l’acquisto, per patrimonializzare il club. Il progetto non prevede demolizioni ma un restauro conservativo, in linea con i vincoli della Sovrintendenza.
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