La prima conferenza stampa di Max Allegri dal ritorno al Milan

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Inizia ufficialmente oggi la seconda avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan. Il tecnico livornese è stato scelto dal neo direttore sportivo Igli Tare e dalla società rossonera per rialzare la squadra dopo l'ultima deludente stagione conclusa con la mancata qualificazione alle coppe europee. Il mister si è presentato in conferenza stampa. Queste le sue parole.

Parole di Igli Tare

"Grazie per essere così numerosi per la presentazione del mister Massimiliano Allegri. Ringrazio lui e il suo staff per l'entusiasmo portato qui, il suo arrivo è stato da subito condiviso con la società perché abbiamo visto in lui la figura giusta. Lascio la parola a lui".

Parole di Massimiliano Allegri

"Buongiorno a tutti, bentrovati. Fa piacere essere qui, iniziamo oggi questa avventura dove cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni. Da quando sono arrivato abbiamo iniziato a lavorare insieme al direttore e alla società, per ottenere risultati a fine stagione bisogna essere un blocco unico con un'unica strada. Dobbiamo avere responsabilità davanti ad un club come il Milan, condividiamo ogni giorno con direttore e tutti i membri della società tutte le dinamiche della società. Inizia questa fantastica avventura e ho grande entusiasmo, sono tornato al Milan dove ho trovato tante persone della mia vecchia gestione e tante nuove persone che ho voglia di conoscere".

"La Stanza 5? Per me è un numero fortunato! Non è che in questi quindici anni ho vinto più del Milan... ho avuto la fortuna di allenare quattro anni al Milan dove ho avuto la possibilità di vincere il primo Scudetto poi sono andato alla Juventus che ringrazio per gli otto anni che ho trascorso lì dentro, detto ciò: io non ho vinto ma cerco di mettere i giocatori in condizioni per arrivare a regalarci vittorie importanti, ma sottolineo che la società deve essere di sostegno come è stato e sarà il Milan. La rosa del Milan è ottima, ora inizio a conoscere i giocatori e ce ne sono alcuni di valore. Il direttore sta monitorando diverse situazioni. Bisogna arrivare a metà agosto nelle migliori condizioni, bisogna lavorare per far sì che si creino le basi nei primi sei mesi per poi toglierci le soddisfazioni a marzo, quando si decide il campionato. Intanto nei primi di agosto abbiamo già una gara da dentro e fuori".

"Bisogna iniziare la stagione con grande entusiasmo e grande senso di responsabilità per creare i presupposti per arrivare a marzo nelle migliori condizioni possibili per arrivare a raggiungere gli obiettivi a fine stagione. Il primo obiettivo è sicuramente tornare a giocare la Champions League, quindi a marzo bisogna essere in quelle posizioni".

"Perché il Milan è andato male lo scorso anno? Non c'è una spiegazione, e non sono in grado di dirlo perché non ho vissuto internamente la squadra, l'ho visto solo dall'esterno. L'anno scorso il Milan ha vinto un trofeo e ha giocato la finale di Coppa Italia, devo prendere il positivo dello scorso anno. Quest'anno devo far rendere al meglio i giocatori, lavorando tutti insieme per cercare di arrivare al massimo dei risultati possibili, quando sei al Milan bisogna avere l'ambizione di ottenere il massimo, senza mai accontentarsi. Per ottenerlo bisogna avere grande dedizione del lavoro. E in campionato bisogna viaggiare ad una velocità di crociera".

"Non è questione di corto muso, l'obiettivo di tutti è quello di partire bene e soprattutto bisogna riportare il Milan in Europa, soprattutto in Champions League. È un obiettivo che tutti devono avere in testa e ci arriviamo solamente con il lavoro, di ogni singolo, compreso me stesso".

"Ho scelto il Milan perché è un club a cui sono molto affezionato e quando mi è arrivata la chiamata della società ed ero molto entusiasta, ed in un'ora abbiamo deciso di partire con questa avventura insieme. Il mercato io lo monitoro, ma ci pensa il direttore Tare. Le uscite sono state condivide con la società, oggi ho 25 giocatori a disposizione e sono soddisfatto, l'importante è essere pronti per la prima partita di Coppa Italia, è importante perché è una gara da dentro o fuori".

"Quando si lavora al Milan tutti devono avere l'ambizione di avere il massimo risultato. Se siamo bravi a marzo ad essere dentro per lo Scudetto, ci giocheremo il titolo ma in questo momento non serve a nulla dire che vinceremo il campionato. Bisogna essere concreti".

"4-3-3? Prima pensiamo di metterne dieci in campo (ride, ndr). Sono contento di Maignan, capitano della squadra, e la società è stata brava a convincerlo a rimanere. Leao farà sicuramente una grande stagione. Modric aspettiamo che arrivi, lo farà ad agosto ed è un giocatore straordinario. A centrocampo abbiamo anche Ricci, Loftus-Cheek, Fofana, Bondo, Musah. Abbiamo ottimi giocatori, e giocheremo con tre centrocampisti e a seconda delle caratteristiche dei giocatori ci metteremo in campo, per farli rendere il meglio possibile".

"Per quello successo fino ad un mese fa non so nulla, io posso dire che ho trovato una società con la chiarezza dei ruoli e Tare è un valore aggiunto. L'importante è andare tutti nelle stessa direzione. Ho incontrato la proprietà ed è stato un piacevole pranzo, per quanto riguarda i tifosi la cosa importante che dobbiamo fare noi è lavorare bene giorno dopo giorno perché per riconquistare il rispetto serve lavorare bene, con responsabilità e professionalità, e ottenere i risultati. I tifosi dovranno aiutarci perché abbiamo bisogno di loro".

"Vlahovic è un ragazzo straordinario. Negli ultimi quindici/sedici campionati c'è stato solo un caso dove a vincere la Serie A è stata una squadra senza la miglior difesa".

"Speriamo di far esplodere Leao, ora va verso l'età della maturazione. Penso sia più responsabile, ci ho parlato stamani e ci sono i presupposti per fare bene".

"Rispetto a quindici anni fa sono cambiato tanto, avevo i capelli (ride, ndr). Sono cambiate le esperienze: il miglioramento passa tramite le esperienze. Tra poco faccio 58 anni e rispetto agli inizi sono completamente diverso: i quattro al Milan e gli otto alla Juventus mi hanno insegnato molto, quindi questa miscela delle due società mi hanno ingigantito il bagaglio di esperienza che devo ancora incrementare. Il giorno che non si migliora più vuol dire che si peggiora".

"Dire 'puntare allo Scudetto' serve più a voi. Al Milan tutti dobbiamo avere l'ambizione di ottenere il massimo risultato, soprattutto in campionato dove ci sono trentotto partite e tutte le domeniche devi giocare per ottenere i tre punti. Fino a marzo bisogna costruire per fare al meglio i due mesi finali".

"Ibra non l'ho ancora visto. Appena c'è stata l'ufficialità ci siamo sentiti. Lui è stato uno di quelli che mi ha regalato il primo Scudetto. Lui è un consulente della società e deve essere un esempio con la sua professionalità da giocatore. Per quanto riguarda Theo Hernandez ha fatto una scelta diversa e gli auguro le migliori fortune".

"All'inizio della stagione si è sempre un gruppo, bisogna diventare una squadra. Ho visto dei ragazzi molto disponibili e attenti. Sono molto fiducioso e quello che è successo lo scorso anno non lo so, devo prendere il meglio e non c'è bisogno di una rivoluzione, ma di lavorare con ordine e responsabilità".

"Per l'anno prossimo temo il Napoli, la favorita perché deve difendere il titolo, l'Inter, la Juventus, l'Atalanta, la Roma e la Lazio. Non è facile arrivare tra le prime quattro. Abbiamo Jimenez e Bartesaghi come terzini, come centrali difensivi ne abbiamo quattro bravi con caratteristiche diverse".

"Non ho nessun sassolino da togliermi, nessuna rivincità. Alla Juventus posso solo ringraziarla per l'opportunità. L'offerta più importante ricevuta è quella del Milan".

"Ci sono vari modi di difendere e attaccare, quando hai la palla devi attaccare e quando non ce l'hai devi evitare di subire gol. Credo che bisogna fare: divertirsi, con grinta, vincendo. Un mix da fare perché facciamo un lavoro meraviglioso, ma come tutti vanno fatti con grande passione e ti porta a fare delle cose, a buttare il cuore oltre l'ostacolo. Con divertimento, quando si entra a Milanello lo si fa con grande entusiasmo e pensare alla fortuna di fare quello che facciamo".

"Paraocchi per Leao? No, Leao ha delle caratteristiche straordinarie ma come tutti gli altri devo cercare di metterli nelle condizioni di fare il meglio possibile. Per me l'importante è sempre il risultato: se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi... Faccio sempre un esempio: quando CR7 fece la rovesciata contro di noi all'Allianz, nessuno si ricorda l'azione ma il gesto tecnico. Il calcio è arte. Sono d'accordo che il calcio è un gioco di squadra ma bisogna giocare tecnicamente molto bene".

Domanda di mercato per Igli Tare

"Per quanto riguarda il mercato non ritengo opportuno parlarne oggi. Noi ci teniamo a comprare Jashari, c'è anche la sua volontà ma in questo momento dobbiamo rispettare le dinamiche di un altro club. Lui è sotto contratto, riteniamo di aver fatto una grande offerta, perciò mi auguro che questa vicenda si chiuda positivamente".


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