La possibile fuga, il pericolo Pisa e la posizione di Rafael Leao: parla Max Allegri

Alla vigilia della sfida contro il Pisa, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa, analizzando la sua squadra e gli avversari. La partita di San Siro aprirà l'ottava giornata di Serie A, occasione ghiotta per i rossoneri per allungare in classifica e confermarsi al primo posto.
"Contro il Pisa sarà una gara complicata perché, tranne a Bologna, hanno sempre lottato e reso difficili gli incontri. Si tratta di una squadra fisica, dobbiamo affrontarla nel modo giusto. E poi dobbiamo invertire il trend con le neopromosse dopo la sconfitta con la Cremonese. Quest'estate non mi aspettavo nulla, sapevo solo di aver ereditato una buona squadra arricchita dal mercato. Siamo solo all'inizio e dobbiamo continuare così".
"Le squadre iniziano in un modo la stagione e la finiscono in un altro, così almeno mi è successo sempre alla Juventus. Lasciamo perdere i discorsi e le statistiche, bisogna chiacchierare poco e correre e lavorare molto".
"Nessuna fuga in caso di vittoria, vincere sarebbe fondamentale per avvicinarci ancora alla quota punti che serve per entrare in Champions League, dobbiamo fare almeno 74 punti. In questi mesi dobbiamo creare i presupposti per essere a marzo in una posizione ottimale per chiudere nei primi quattro posti. Abbiamo un filotto difficile ora fino alla prossima sosta".
"Su Milan-Como in Australia attendiamo innanzitutto una decisione definitiva, quando arriverà ci comporteremo di conseguenza. Se resteremo in Italia, meglio. se andremo a Perth ci organizzeremo al meglio perché si tratta di una partita importante con tre punti in palio".
"Se si subiscono appena 20 gol, si può lottare per lo Scudetto. Noi dobbiamo lavorare e i ragazzi devono vincere per tenere alto l'entusiasmo del pubblico, avere lo stadio pieno e carico è importante. Ora pensiamo ai prossimi tre punti da ottenere contro il Pisa, recuperiamo Nkunku e dobbiamo ancora valutare Loftus-Cheek".
"Leao contro la Fiorentina ha segnato da posizione centrale, se lui gioca lì è più nel vivo del gioco e può risultare più pericoloso. Per me può fare sia la prima che la seconda punta, si accoppia bene con tutti gli attaccanti e giocatori offensivi che abbiamo in rosa".
"Le discussioni dopo il rigore sono cose che succedono e succederanno ancora nel calcio. Oggi è molto difficile per gli arbitri, nonostante il VAR, ho letto una statistica secondo cui prima i giocatori avevano due secondi per pensare prima di effettuare una giocata, ora mezzo secondo. Il gioco è più veloce e la struttura dei giocatori è diversa, come nel basket. Ora i play sono alti due metri, il precursore è stato Magic Johnson".
"Gimenez lo vedo più tranquillo, è arrivato in ritardo di condizione e sta crescendo. Ha avuto ottime occasioni e ha giocato bene sia contro la Fiorentina che contro la Juventus. Sono sicuro che si sbloccherà, ha ottime qualità tecniche. La squadra può migliorare in alcune situazioni: bisogna alzare la soglia dell'attenzione, penso all'ultima azione contro la Juventus in cui un cross di Kostic ci ha visti posizionati male in area. Non si possono pregiudicare ottime partite per alcune distrazioni. Quando c'è stanchezza, non bisogna farsi trovare impreparati".
"Siamo un grande gruppo che lavora bnee e che con entusiasmo e consapevolezza può raggiungere grandi obiettivi, ci sono uomini responsabili e giocatori meno esperti che stanno crescendo grazie a gente come Rabiot, Modric, Maignan e Tomori. Loro fanno da traino, abbiamo tutti lo stesso obiettivo che è riportare il Milan in Champions League, il suo habitat naturale. De Winter potrebbe giocare titolare visto che martedì siamo di nuovo in campo, devo valutare ancora tutti. Pavlovic dobbiamo immaginarcelo tra quattro anni, ora deve lavorare per migliorare sul posizionamento e sui tempi di gioco. Modric è un campione, in quel ruolo si diverte tanto".
"Non so se il Milan ha già la maturità per non pensare alle polemiche ma solo al campo, ma bisogna averla. La maturità dobbiamo averla perché giochiamo contro una squadra che verrà a Milano per giocarsela. Gilardino organizza bene le sue squadre in difesa, sarà difficile fare gol. Vincere non è mai semplice, le partite vanno giocate e vinte".
"Come mai la squadra segna soprattutto nel secondo tempo? Vuol dire che stiamo bene fisicamente, chi entra dalla panchina dà il suo contributo: è importante perché le stagioni si giocano in 22 e non in 11. Inoltre statisticamente è dimostrato che nell'ultima mezz'ora si gioca una partita completamente diversa. Bisogna continuare così che a 16 punti nemmeno ci si salva, il primo obiettivo è sempre quello di fare 40 punti".
Da livornese ho giocato nel Pisa nel 1988-89, ho uno splendido ricordo del presidente Anconetani. Era un visionario e sarei curioso di vederlo nel calcio di oggi, totalmente cambiato. Bartesaghi si sta comportando bene, è importante che sia un prodotto del nostro settore giovanile. Ha qualità, fisico, struttura e il phisique du role per giocare al Milan, è bello da vedere. C'è però da migliorare tantissimo".
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