La panchina della Roma resta un rebus: dall'illusione Klopp a Espirito Santo

Altro giro, altra corsa. Dopo l'allucinazione collettiva attorno a Jurgen Klopp, stavolta tocca a Nuno Espirito Santo essere accostato alla panchina della Roma. Un toto-allenatore che ogni giorno si arricchisce di nomi nuovi, da quelli più altisonanti ad altri più esotici, anche se nessuno tra giornalisti e addetti ai lavori vari sembra aver finora fatto centro.
Il sogno Klopp stroncato sul nascere
Quella che ha visto protagonista Klopp è una vicenda ai limiti del surreale. Nella mattinata di ieri, diverse testate hanno dato praticamente per fatto l'approdo in panchina del tedesco ex Liverpool, oggi head of football per il gruppo RedBull, salvo poi riportare qualche ora più tardi le parole del suo agente, che in maniera anche piccata ha smentito tutto, etichettando la voce come falsa.
Espirito Santo-Roma: cosa c'è di vero?
L'allenatore della Roma di oggi è invece Nuno Espirito Santo, portoghese che quest'anno sogna l'Europa con il sorprendente Nottingham Forest, ma che in passato si è seduto anche sulle panchine di Porto, Wolverhampton, Tottenham e Al-Ittihad. Il nome di Espirito Santo fa storcere il naso a quei tifosi che vorrebbero un profilo più prestigioso, mentre fa sognare quelli che sperano nell'arrivo di un discepolo di Mourinho. Quel che è certo è che, secondo Il Corriere dello Sport, almeno per il momento non si tratta di un'opzione prioritaria, ma l'arrivo del 51enne nella Capitale non sarebbe comunque inverosimile, dato il rapporto ormai deteriorato con il presidente del Nottingham Marinakis.
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