La moviola di Inter-Lazio e Parma-Napoli: i casi più controversi e discussi

Inter - Lazio
Inter - Lazio / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Inter-Lazio e Parma-Napoli non erano due partite qualunque: con lo Scudetto ancora in bilico, ogni episodio poteva valere un pezzo di tricolore. La pressione era altissima, con nerazzurri e partenopei impegnati in una sfida a distanza per il primo posto, e le due gare non hanno deluso in termini di tensione e polemiche. Entrambe si sono concluse in pareggio, ma il clima è stato rovente per tutti i 90 minuti. A infiammare ulteriormente gli animi ci hanno pensato alcune decisioni arbitrali molto discusse, che hanno fatto esplodere la rabbia sulle panchine. Al punto che tutti e quattro gli allenatori – Inzaghi, Baroni, Chivu e Conte – sono stati espulsi per proteste. Andiamo ad analizzare i momenti più controversi.

Inter-Lazio

Yann Bisseck
Yann Bisseck / MB Media/GettyImages

Al 23' di Inter-Lazio, Bisseck cade in area di rigore a causa di una presunta spinta di Rovella. L'arbitro Chiffi lascia giocare giudicando l'intervento come un semplice contrasto di gioco, ma Graziano Cesari, ex arbitro oggi opinionista di Sport Mediaset, è di tutt'altro avviso e afferma: “Nel primo tempo c’è una spinta a due mani di Rovella su Bisseck in area di rigore. Il Var in questi casi non può intervenire e sappiamo perchè ma il fallo c’è”.

Al limite il blocco di Thuram su Marusic in occasione del 2-1 interista: il francese impedisce al difensore montenegrino di muoversi facendolo cadere a terra e liberando di fatto lo spazio per Dumfries, ma anche in questo caso Chiffi lascia correre.

L'episodio clou si verifica però all'86', quando Bisseck colpisce il pallone con il gomito sul sombrero tentato da Castellanos in area. Lì per lì l'arbitro fa giocare, ma il VAR lo richiama all'on field reivew facendogli cambiare idea. Polemiche da parte dell'Inter che rivendica come il difensore tenga le mani dietro al corpo, ma secondo Luca Marelli, opinionista arbitrale di DAZN, la decisione è corretta dato che: Il braccio non è aderente al corpo, è leggermente aperto rispetto alla figura. Lo hanno richiamato perché non era aderente e perché c’è un movimento istintivo anche se magari non volontario ad impattare il pallone”.

Parma-Napoli

David Neres, Antoine Hainaut
Parma - Napoli / Alessandro Sabattini/GettyImages

Le decisioni arbitrali più discusse di Parma-Napoli sono invece due. Al 17' il tentativo di cross di Politano trova l'evidente deviazione con il braccio di Balogh: il direttore di gara Doveri è risoluto e fa proseguire e il check del VAR gli dà ragione. Una scelta condivisibile anche secondo Marelli, dato che il difensore ducale colpisce con la mano di appoggio: “Tocco di braccio sinistro di Balogh: è dietro alla linea del corpo ed è in appoggio per evitare che si cada, da regolamento non è punibile.

In pieno recupero, al 96' Lovik apre gamba e braccio per impedire a Neres di accentrarsi in area di rigore. Il contatto è netto, tant'è che Doveri indica subito il dischetto. Segue però un lungo check del VAR, al termine del quale il rigore viene revocato per un fallo di Simeone su Circati a inizio azione. Marelli difende anche in questo caso il collega:“Sul rigore prima dato e poi tolto al Napoli: check lungo, valutato prima di tutto in area di rigore sul contatto di Neres, poi si è visto il recupero del pallone che è stato fatto da Simeone però, che però ha colpito la gamba di Circati.


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