La mancata convocazione di Chiesa e il modulo della Nazionale: parla Gattuso

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso / Jonathan Moscrop/GettyImages
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L'11 e il 14 ottobre l'Italia affronterà Estonia e Israele in due gare potenzialmente decisive nel suo percorso di qualificazione al prossimo Mondiale. In vista dei due impegni, direttamente dal centro tecnico federale di Coverciano il commissario tecnico Gennaro Gattuso ha tenuto una conferenza stampa in cui ha commentato le convocazioni, tra cui la scelta di non chiamare Federico Chiesa, e ha parlato del momento degli Azzurri. Ecco le sue parole riportate da Sport Mediaset.

Sulle sfide con Estonia e Israele:
"Con l'Estonia abbiamo tutto da perdere. Ci sarà da battagliare e da fare fatica. Qualche pressione c’è e contro Israele il clima non sarà facile. Ci sarà pochissima gente allo stadio a Udine e capisco, ma dobbiamo andare al Mondiale".

Sulla mancata convocazione di Chiesa:
"Con Federico c'è stata una lunga chiacchierata e sa cosa penso di lui, ma bisogna anche rispettare quel che dice il giocatore: non si sente al cento per cento e deve risolvere delle problematiche". 

Out Zaccagni e Politano
"I sostituti di Politano e Zaccagni? Le scelte sono state fatte perché nella prima partita giocheremo in un modo e l'altra in un altro modo. Mi dispiace per i giocatori che abbiamo perso, ma sono arrivati giocatori che possono darci una mano. Le scelte sono state fatte pensando a queste gare".

Ahanor e Tresoldi
"Stiamo parlando di loro da un po' col presidente e con Buffon. Sono giocatori che hanno la possibilità di vestire la maglia azzurra e ci stiamo lavorando. Vedremo se si potrà far qualcosa".

Su Milan-Como in Australia e sul ruolo di ct
"È il calcio moderno. Ci sono in ballo cifre importanti ed è giusto che le società le prendano in considerazione. Penso sia qualcosa di positivo per il nostro calcio. La vedo come una situazione positiva. Io nel ruolo di ct? Le pressioni sono tante, mi piace molto e non mi annoio, pensavo che mi sarei potuto annoiare senza il campo quotidianamente, invece non è così. Spero di avere sempre questo entusiasmo".

Chiesa non convocato
"È la linea che ho con tutti, ci parlo tanto e gli rompo le scatole. Con Federico c'è una lunga chiacchierata, sa cosa penso di lui, ma bisogna anche rispettare quel che dice il giocatore, non si sente al cento per cento e deve risolvere delle problematiche. Non c'è nessun caso o segreto".

Difesa a tre?
"I ragazzi stanno molto meglio ora che un mese fa. La difesa a tre? Un allenatore deve essere bravo a fare tutto, il mio ego devo metterlo da parte, anche perché ci giochiamo tanto. A me non piace molto, ma questo non conta. Sceglieremo sempre il modulo migliore per la squadra".

Sulla condizione degli attaccanti
"I numeri dicono che stanno bene, anche a livello di sorrisi. Poi vediamo come stanno atleticamente".

Raspadori da esterno nell'Atletico
"Anche io l'avevo usato lì, le coppie esterne sono lui e Cambiaghi".

Le convocazioni di Nicolussi Caviglia e Cambiaghi
"Cambiaghi fa bene entrambe le fasi, Nicolussi dà equilibrio e qualità come vertice basso. Ero curioso di vederlo".

Sul lavoro di scouting per la Nazionale
"Giriamo tanto, faccio spendere anche un po' di soldi alla federazione per vedere più partite possibili, altrimenti staremmo a casa a guardarli in tv. È normale che quando vedi cose interessanti devi premiare. Dispiace che qualcuno sia rimasto a casa, ma le porte della nazionale restano aperte. Il principio comunque resta sempre lo stesso: se c'è qualcuno da premiare lo faremo".

Tanto turnover nei due match?
"Dobbiamo pensare a fare il nostro, far sempre bene e lavorare con concentrazione. Fuori non si respira una bellissima aria, ma noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare noi. Poi se andremo ai playoff vedremo, ma per andarci dobbiamo battere Israele. Dobbiamo sempre essere pronti. Cambiare tanto? Vedremo, ma pensiamo intanto all'Estonia".

Sull'aria che si respira e sugli aspetti da migliorare
"Mi riferivo all'ambiente che c'è fuori. Martedì andremo a Udine, sapremo che c'è pochissima gente e capisco la preoccupazione. Sappiamo di dover giocare altrimenti perderemmo 3-0. Dispiace vedere cosa succede con gente innocente e bambini che muoiono. Fa male al cuore. Per tutto questo non possiamo dire che questo ambiente sia sereno: ci saranno 10mila persone fuori e 5mila dentro. Ma noi dobbiamo andare al Mondiale e ce la metteremo tutta. Sarebbe stato bello avere lo stesso entusiasmo di Bergamo, ma so che non è una situazione facile. Correzioni? Lo ripeto: dobbiamo migliorare nell'annusare il pericolo e non dare mai nulla per scontato".

Il momento di Kean
"Gli ho detto che deve dare qualcosa in più, perché è un giocatore importante. Abbiamo bisogno delle sue caratteristiche e della sua voglia. Non deve andare alla ricerca di alibi ma deve stare lì, farsi trovare pronto ed essere un punto di riferimento per i suoi compagni".

Doppio centravanti?
"Negli ultimi anni tante difese vanno sui riferimenti, sono poche le squadre che giocano di reparto. E' normale che dopo diventa più difficile quando vuoi giocare di reparto, ci deve essere un lavoro dietro ed è difficile. Devo riuscire a fare una via di mezzo, è così il calcio moderno. Sul doppio centravanti dico che sarebbe folle toccare qualcosa che ha funzionato, poi vediamo gli allenamenti visto che solo oggi ci sarà il primo".

Le insidie dell'Estonia
"Sull'Estonia dobbiamo stare attenti, c'è da rispettare l'avversario, abbiamo tutto da perdere".

Cannavaro ct dell'Uzbekistan al Mondiale
"L'ho chiamato, gli ho detto che ha c...o. Ti profumi, metti il gel e sei già al Mondiale, e io sono qui in trincea…".

Il ruolo di Spinazzola
"Lo vedo nel suo ruolo, poi è chiaro che può fare anche degli spezzoni giocando più in alto. Il suo valore è evidente, è sempre stato un po' sfortunato su infortuni e ha avuto poca continuità. Lo devo ringraziare, dopo l'infortunio di Politano l'ho chiamato, ho trovato grande disponibilità. A 32 anni non è facile chiamare un giocatore e vederlo arrivare con questo entusiasmo. Non mi ha sorpreso perché lo conosco bene, ma ho apprezzato molto. È un ragazzo puro".

Sul minutaggio basso di Ricci
"Spero si possa far valere e trovare il suo spazio, ma nulla è perso. Il minutaggio è importante, ma Modric è un mostro sacro, anche solo osservandolo può imparare tanto".


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