La Lazio potrà acquistare giocatori a gennaio? Il punto tra nuove norme e strategie

I nervi in casa Lazio sono particolarmente tesi. Da un lato c’è la frustrazione per un avvio di stagione negativo, segnato anche dalla sconfitta nel derby contro la Roma dell'ultimo turno. Dall’altro pesa l’estate vissuta senza possibilità di rinforzare la rosa, con il blocco imposto dalle norme federali che ha impedito alla società di muoversi sul mercato. Una doppia zavorra che ha alimentato i malumori di tifosi e ambiente.
Nuove regole e scadenze
Il divieto della scorsa finestra è nato dal mancato rispetto simultaneo di tre parametri: indice di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato. Ora però la cornice normativa cambierà. Dalla stagione in corso, infatti, i controlli non saranno più semestrali ma trimestrali, e resterà soltanto il cosiddetto squad ratio, ovvero il rapporto tra i costi della rosa (stipendi, ammortamenti e commissioni) e i ricavi complessivi, player trading incluso. La soglia massima è fissata al 70%.
La Lazio potrà fare operazioni in entrata a gennaio?
Secondo le prime stime riportate dal Corriere dello Sport, il rapporto biancoceleste supera attualmente l’80%, con costi del personale attorno ai 128 milioni di euro contro 157 di ricavi consolidati. L’assenza dalle coppe europee limita le prospettive di crescita e rende difficile centrare il target. Per questo lo scenario più realistico è un mercato di gennaio a saldo zero: ogni acquisto dovrà essere compensato da una cessione. La partenza di Tchaouna per 15 milioni ha già dato ossigeno ai conti, ma non abbastanza per immaginare margini ampi. Senza un cambio di strategia più deciso sul player trading, il rischio è di restare intrappolati in un circolo vizioso.
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