La Juve riflette: i due fattori che possono favorire la permanenza di Tudor

La Juventus è alle prese con una vera e propria rivoluzione dell'assetto dirigenziale, dove all'addio (certo ma non ancora annunciato) di Cristiano Giuntoli ha fatto seguito l'arrivo di Damien Comolli. Una delle questioni di cui il nuovo direttore generale dovrà occuparsi è quella relativa all'allenatore, dove in seguito ai rifiuti di Conte e Gasperini stanno salendo vertiginosamente le quote per la permanenza di Igor Tudor.
La situazione contrattuale di Tudor con la Juve
Il tecnico croato ha preso le redini della squadra dopo l'esonero di Thiago Motta, firmando un contratto di appena sei mesi. Raggiungendo la qualificazione in Champions, è però riuscito a far scattare la clausola di rinnovo automatico fino al 30 giugno 2026. Un prolungamento che però non è sinonimo di riconferma, dato che la Juve si è riservata il diritto di risolvere unilateralmente l'accordo entro il 30 luglio versando una penale da 1 milione di euro.
Tudor resta? I possibili fattori
Come accennato poco fa, dopo che Conte e Gasperini hanno preferito altre scelte, la Vecchia Signora non ha tra le mani un candidato convincente. Di nomi se ne sono fatti diversi, ma nessuno di questi è nettamente migliore di Tudor, che tra l'altro è molto apprezzato dai giocatori. Due elementi - la mancanza di alternative e la sinergia col gruppo squadra - che secondo Sky Sport remano a favore della permanenza del croato alla guida dei bianconeri.
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