La Fiorentina riscatterà Gudmundsson? Gli ostacoli e una possibile alternativa

  • I viola ritengono eccessivo un investimento da 17 milioni di euro
  • La questione processuale pesa: nuovo prestito possibile?
Albert Gudmundsson
Albert Gudmundsson / Marco Canoniero/GettyImages
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La situazione legata ad Albert Gudmundsson e al futuro dell'islandese sta assumendo ormai i contorni del rebus, una faccenda legata solo parzialmente alle qualità tecnica del calciatore e - in modo più evidente - a una continuità mai emersa nell'ultima stagione (a causa degli infortuni) e alle prospettive connesse al processo in cui il fantasista è coinvolto in Islanda. Il problema che si pone adesso, nel concreto, è quello di una valutazione diversa fatta da Fiorentina e dal Genoa, società che in assenza di riscatto tornerebbe pienamente titolare del cartellino dell'islandese.

Fino al 24 giugno la Fiorentina avrà modo, investendo 17 milioni di euro in aggiunta ai 6 milioni già spesi, di assicurarsi Gudmundsson a titolo definitivo: a quel punto il rebus si scioglierebbe con facilità e ogni dubbio svanirebbe. Il Genoa si aspetta che la Fiorentina tenga fede a quanto già stabilito a tema di valutazione, un riscatto appunto fissato a 17 milioni, ma i viola - come sottolinea oggi anche La Gazzetta dello Sport - non sono del tutto convinti che adesso valga la pena sostenere un simile investimento.

Nuovo prestito per Gudmundsson?

Sul processo sarà fatta chiarezza solo a stagione già iniziata, tra settembre e novembre, e nell'ultima stagione l'impatto del calciatore è stato altalenante: la Fiorentina non vuole spendere quei 17 milioni, aspetto che di fatto (insieme all'interesse di Bologna, Roma e altri club) potrebbe mettere la parola finale sul rapporto tra Gudmundsson e la società gigliata. C'è però una possibile scappatoia, legata proprio al discorso processuale: FirenzeViola cita un gentlemen agreement tra viola e Genoa in merito a un possibile nuovo prestito qualora il processo non avesse (come in effetti è accaduto) raggiunto un epilogo in tempo per giugno.

Un nuovo prestito oneroso potrebbe essere una soluzione, un nodo critico rimane quello di una proprietà del Genoa cambiata rispetto allo scorso anno: non è detto che l'attuale proprietà ritenga valido e conveniente quel patto non scritto. Il parere di Pioli e di Gudmundsson sembra concordare, prevedendo una permanenza a Firenze nel 2025/26, ma le variabili in ballo sono numerose e - in questo caso - la semplice volontà non sarà sufficiente di per sé per un lieto fine.

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