La FIFA non intende sospendere Israele: i motivi e le parole di Infantino

Infantino
Infantino / FRANCK FIFE/GettyImages
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Il Consiglio della FIFA, tenutosi oggi a Zurigo, ha rappresentato l'occasione per affrontare direttamente diversi temi attinenti alle competizioni e - più a livello generale - a questioni di governance ma, al contempo, non ha portato la Federazione a prendere posizione in merito a Israele e alla sua potenziale esclusione dalle competizioni internazionali.

Nessuna sospensione: le parole di Infantino

Gianni Infantino, presidente della FIFA, si è soffermato sulla drammatica situazione internazionale - in apertura del Consiglio - e ha spiegato come il compito della FIFA non possa essere quello di "risolvere problemi geopolitici" ma debba attenersi alla promozione del calcio come veicolo di valori educativi e umanitari.

Questo quanto affermato da Infantino: "Alla FIFA, ci impegniamo a utilizzare il potere del calcio per unire le persone in un mondo diviso. I nostri pensieri vanno a coloro che soffrono nei numerosi conflitti che esistono oggi nel mondo, e il messaggio più importante che il calcio può trasmettere in questo momento è quello di pace e unità. La FIFA non può risolvere i problemi geopolitici, ma può e deve promuovere il calcio in tutto il mondo sfruttando i suoi valori unificanti, educativi, culturali e umanitari" riporta Calcio e Finanza.

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