La dieta e la trasformazione fisica: Zhegrova raccontato dal suo preparatore

Il percorso di Zhegrova per essere al meglio e ripagare la fiducia della Juve
Edon Zhegrova
Edon Zhegrova / Jonathan Moscrop/GettyImages
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"Edon Zhegrova è pronto per giocare tutti i 90 minuti con la maglia della Juventus", parola di Ardian Sallahu, preparatore atletico che si occupa personalmente della condizione fisica del kosovaro, approdato in bianconero negli ultimi giorni di mercato ma ancora poco impiegato da Igor Tudor in questo avvio di stagione. Nell'intervista concessa a Tuttosport, Sallahu ha spiegato passo dopo passo la trasformazione fisica di Zhegrova, fatta di dieta e allenamenti personalizzati in palestra, un lavoro certosino che, a suo dire, l'ha portato oggi al massimo della preparazione.

Il cambiamento di Zhegrova:
"L’ho aiutato a superare la tempesta, a tornare più forte che mai. Perché sì, è diverso rispetto a prima".

Su cosa avete lavorato?
"Con Benet Tolaj abbiamo provato a tirare fuori energia positiva, provando a ispirarlo secondo le nostre capacità. Sappiamo come motivare al massimo ogni individuo, partendo da disciplina e cura, dall’esperienza e dalla passione".

Cosa avete cercato?
"Non solo il risultato, ma anche lo sviluppo personale e professionale. Lo facciamo con tutti. Posso definirmi un esempio di dedizione, ci mettiamo pazienza e visione. Per me è ciò che stimola davvero il successo a lungo termine".

Oggi Edon come sta? Lo reputa pronto per giocare?
"Zhegrova è completamente in grado di affrontare 90 minuti di gioco senza alcun problema".

Perché parla di trasformazione?
"Perché lo è stata, anche completa. Sia dal punto di vista fisico che nello sviluppo della massa muscolare. Attualmente è al massimo della preparazione, mi sembra pronto per qualsiasi sfida possa presentarsi".

In che modo avete lavorato?
"Collaborando con Bearfitplan, un’azienda specializzata in nutrizione. E poi palestra, la nostra EnergyGim, dotata di attrezzature innovative e adattate per aiutare professionisti del settore. Da qui ci siamo mossi per elaborare un piano alimentare personalizzato e un programma specifico di allenamento, fatto solo per Zhegrova".

Siete partiti da una dieta, dunque:
"Sì, uno stile alimentare diverso, ricco di proteine e carboidrati, adattato per sostenere lo sviluppo muscolare e poi il recupero post allenamento".

Andando nel particolare?
"Al centro dell’attenzione micronutrienti e macronutrienti, abbiamo suddiviso l’alimentazione procedendo con proteine per il recupero, carboidrati per l’energia e grassi sani per un funzionamento ottimale dell’organismo. E poi vitamine, minerali, antiossidanti".

Con quale scopo?
"Rafforzare il sistema immunitario, oltre a mantenere l’equilibrio metabolico".

Ci riveli i segreti del vostro allenamento fisico.
"Durante la fase di preparazione, abbiamo utilizzato una metodologia avanzata, l’abbiamo suddivisa in quattro fasi, partendo dalla principale".
 
Primo obiettivo?
"Rafforzare la base fisica e preparare il corpo ai carichi di lavoro. Il focus era la resistenza cardiovascolare, toccava tornare subito a correre. Poi la flessibilità e la stabilità muscolare. Abbiamo lavorato per evitare ricadute".
 
Serviva ridare forza:
"Sì, costruirla nuovamente. E ridare quelle capacità fondamentali per la performance, attraverso esercizi funzionali e un rafforzamento muscolare nelle aree chiave per un calciatore".

C’è stato qualcosa di particolare legato al suo posizionamento?
"Sì, abbiamo lavorato proprio sulle esigenze del ruolo in campo, attraverso sedute tecniche con la palla e movimenti ad alta intensità. Pensi, facevamo un gioco speciale: in uno stato di forte pressione, Edon doveva prendere delle decisioni. Tipicamente di campo".
 
E poi?
"Poi si proseguiva. Simulavamo situazioni reali di partita per migliorare le reazioni e la resistenza, alternando le condizioni di gioco".
 
Come si procede in questi casi?
"Con partitelle intense, esercitazioni tattiche, obiettivi specifici. La giornata era composta così: due ore in palestra e due ore sul campo da calcio".

Che effetto le fa vedere oggi Edon in campo?
"Cosa dire? Lo conosco da tre anni, abbiamo lavorato insieme per tanto tempo. Facevamo entrambi parte della Nazionale del Kosovo".
 
C’è stato un momento più complicato di altri? 
"No, non c’è stata una vera difficoltà. Edon è un ragazzo fantastico, un gran lavoratore. Sia per ciò che fa, sia per come si rapporta alla fatica".

Quanto è durato il progetto Zhegrova?
"Sei mesi. Passati con lui ininterrottamente".
 
Cosa può dirci di lui?
"Che ho lavorato con molti calciatori, ma Edon è speciale. Perché è uno di quei calciatori con la mentalità di chi non si arrende mai".


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