L'obiettivo della Roma e il paragone con Nainggolan: parla El Aynaoui

Arrivato tra lo scetticismo generale e addirittura da qualche critica da chi avrebbe gli avrebbe preferito Richard Rios, Neil El Aynaoui ha fatto cambiare idea ai tifosi della Roma mettendosi in mostra in queste amichevoli estive. Dopo l'ultima, ottima prestazione contro l'Everton, il centrocampista marocchino ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport parlando delle prime sensazioni sull'avventura in giallorosso, delle richieste di Gian Piero Gasperini e degli obiettivi per la stagione che si appresta a cominciare.
El Aynaoui, un bilancio di questo ritiro inglese?
"Abbiamo lavorato molto bene, con intensità. Adesso abbiamo qualche giorno per recuperare un po’ di energie e ripartire a Trigoria da mercoledì in vista dell’inizio del campionato".
Con l’Everton è tornato a giocare alto, come trequartista...
"Non ho una posizione preferita. Gasperini mi ha schierato lì a va bene così, gioco dove serve. Da piccolo ho iniziato come attaccante, questo mi ha dato il senso del gol, poi a 15 anni sono passato a centrocampo. Mi sento un mediano moderno, in grado di fare in entrambe le fasi: generoso e capace di coprire più zone".
A proposito di gol, può superare gli 8 dello scorso anno?
"Ci spero, anche se a Lens giocavo in un ruolo più offensivo. Ma la missione è aiutare la squadra".
Come sta lavorando per diventare un giocatore completo?
"Il mio è un ruolo che guarda per forza di cose al collettivo. Quando fai il centrocampista non pensi alle iniziative individuali, devi ragionare con e per la squadra, ti devi coordinare con i compagni. Le mie caratteristiche penso si addicano bene a entrambe le aree di rigore, sia quando c’è da difendere che da attaccare".
Ha un modello a cui si ispira?
"Iniesta, da piccolo vivevo a Barcellona e gioco con la 8 per lui. Ma non penso neanche un attimo a fare un paragone...".
A proposito di Barcellona. Quando era piccolo lì si allenava suo papà Younes. Mai pensato di giocare a tennis?
"No, la mia è stata una scelta naturale, per me è sempre esistito solo il pallone, papà mi ha sempre lasciato libero di scegliere. Ma il tennis mi piace, a volte giochiamo insieme. E seguo anche il basket".
Come box to box, invece, nella Roma c’era un certo Nainggolan...
"Per me anche solo essere accostato a lui è un grande complimento, si tratta di un giocatore che ha fatto la storia. Magari potessi ripetere le sue gesta".
La difficoltà maggiore in questo mese?
"È la prima volta che lascio la Francia per giocare all’estero. Ma mi hanno accolto bene tutti, la cosa mi ha aiutato molto in questo primo periodo".
Cosa le chiede Gasperini? E cosa le manca?
"Di giocare palla, pressare, ma anche difendere in modo propositivo, attaccando. C’è ancora tanto in cui devo migliorare, ma pure al Lens giocavo con uno stile simile: il salto non è così tanto grande".
Le principali avversarie per la Champions?
"Intanto dobbiamo riportare la Roma dove merita. Questo è un grande club, vincere trofei qui sarebbe meraviglioso. Mi manca ancora la conoscenza del campionato sul campo, quindi per la Champions dico che lotteremo con le squadre che ci sono arrivate sopra lo scorso anno. Questo gap però possiamo colmarlo con il lavoro. Ogni partita va preparata allo stesso modo: che sia un big match o no".
Solo un brutto ricordo i giudizi che l’hanno costretta a disattivare i commenti su Instragram?
"Non mi va di parlarne, è acqua passata e non voglio tornarci su. Ho disattivato i commenti su consiglio di papà, ma ne avevo ricevuti molti positivi. Ora voglio solo lavorare e dare tutto, anche per far cambiare idea a chi ha espresso un’opinione prima di conoscermi".
Con Koné siete già una coppia affiatata.
"Ci aiuta il fatto di essere francesi, di essere cresciuti nello stesso campionato. C’è un buon affiatamento, che va però perfezionato di gara in gara".
Anche a Liverpool tanti tifosi al seguito...
"Sto imparando a conoscere i romanisti. Sono straordinari: sempre al nostro fianco, ovunque".
Ma da piccolo seguiva la Roma?
"In Francia negli ultimi anni è diventato più difficile vedere la Serie A a causa dei diritti televisivi. Ma ho un ricordo di un Roma-Juventus, c’era ancora Digne: il 2-1 del 30 agosto 2015, marcatori Dzeko, Pjanic e Dybala".
Per chiudere, il Marocco giocherà la Coppa d’Africa in casa. Ci sarà anche lei?
"Finora sono stato convocato con l’Under 23. Vedremo cosa succederà, ora penso solo alla Roma".
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