L'ingresso di Tether nella Juve: il rappresentante in CdA e i primi confronti

La giornata di ieri ha offerto diversi spunti significativi per il futuro, in casa Juventus, a partire dalla pubblicazione dell'elenco relativo al nuovo Consiglio d'Amministrazione: cambiamenti in vista, come l'uscita di scena di Scanavino e l'ingresso di Comolli, e novità legate anche al ruolo di Tether all'interno del panorama bianconero.
La Juve e Tether: il punto
Le quote del colosso delle stablecoin sono adesso all'11,5%, si tratta del principale azionista di minoranza della Juve, ed è pronto l'ingresso di Tether nel CdA con uno tra Francesco Garino (verosimilmente) oppure Zachary Lyons. Garino diventerà con tutta probabilità, spiega Tuttosport, il referente del CEO di Tether - Paolo Ardoino - che, dal canto proprio, su X continua a mandare messaggi a tema Juve: "Tether si impegna a dare una voce a tutti i tifosi Bianconeri".
Ardoino non è nuovo a "proclami" a tema bianconero, a partire dallo slogan "Make Juventus Great Again": la giornata di ieri ha rappresentato un ulteriore passo per concretizzare tali proclami e per rifletterli sul futuro del club. Le parti, dunque, hanno iniziato a confrontarsi in modo diretto e siamo dunque ben oltre le speculazioni: il clima è cordiale e collaborativo, ci sono prove d'intesa incentrate su idee di natura commerciale. Tether ha inoltre reso noto di aver proposto all'assemblea "alcune modifiche da sottoporre a voto, volte a introdurre cambiamenti nello statuto societario e ad adottare i migliori standard di governance aziendale e di rappresentanza delle minoranze".
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