L'incontro col padre-agente e le cifre per blindare Yildiz: la Juve ha fretta

Uno dei ritornelli più ricorrenti della sessione estiva bianconera riguardava l'assenza di veri e propri incedibili: tutti utili ma nessuno necessario, insomma, di fronte soprattutto a offerte economicamente difficili da rifiutare. Un discorso sa cui però si poteva escludere Kenan Yildiz, rappresentante del presente della Juventus - come ovvio che sia - ma anche manifesto del futuro del club: si trattava in sostanza dell'elemento più vicino al concetto di incedibile e lo dimostra l'atteggiamento degli uomini mercato di fronte alle iniziali avance di Arsenal e Chelsea.

Nessuna apertura ma la volontà ferma di mettere Yildiz al centro della Juve, non solo per il 25/26: la priorità adesso è quella di blindare il talento turco con un nuovo contratto (quello attuale ha durata fino al giugno 2029). La criticità non è ovviamente la scadenza, è ancora lontana, ma la volontà di premiare la crescita del calciatore - spiega Tuttosport - e di certificare la sua centralità nel mondo Juve.

Rinnovo Yildiz: incontro in vista

Il nuovo accordo che ha in mente la Juve avrà scadenza nel 2030 (con possibile opzione per il 2031), con ingaggio da 3,5 milioni di euro a salire nell'arco delle stagioni e superare quota 4 milioni di euro (più bonus tali da arrivare persino a 5). Yildiz diventerebbe uno dei più pagati della rosa, attualmente guadagna 1,5 milioni a stagione, e il suo status di leader tecnico si rifletterebbe anche su discorso economico.

Tra la sfida di campionato con l'Inter e quella di Champions col Dortmund dovrebbe aver luogo un contatto col padre-manager Ergin, si sottolinea a tal proposito - pensando a chi cura gli interessi del calciatore - come Jorge Mendes si stia interessando all'idea di renderlo un suo assistito (così come altre agenzie internazionali di primo piano). Al di là di cambiamenti futuribili, però, la Juve oggi è chiamata a trattare col padre di Yildiz: il rinnovo è una priorità del momento bianconero e la volontà è quella di chiudere in fretta, senza rinviare il discorso e senza lasciare margine per le pretendenti.