L'importanza dell'aggressività e le opzioni a centrocampo del Napoli: parla Conte

Dopo aver battuto 2-1 lo Sporting Lisbona e aver centrato la prima vittoria stagionale in Champions League, Antonio Conte si è fermato in zona mista per rispondere ad alcune domande dei giornalisti di Sky Sport. Ecco le parole dell'allenatore del Napoli.
Una vittoria che dà più soddisfazione delle altre?
"Prima di tutto abbiamo giocato contro una squadra molto forte. Io ci ho giocato contro ai tempi del Tottenham e molti giocatori ci sono ancora. Siamo stati bravi, abbiamo vinto da squadra nonostante l'emergenza. Rispetto all'anno scorso è cambiata la linea difensiva, compreso Meret. C'è stata una grande risposta da parte di tutti, anche da chi è entrato. Questo dev'essere lo spirito. Dispiace aver concesso quei due gol a Milano, ma quella sconfitta ci ha dato quella forza che stasera abbiamo avuto. Se non fossimo stati squadra oggi sarebbe stata dura".
Su De Bruyne:
"Kevin rispetto agli altri otto acquisti viene da esperienze consolidate, è stato 10 anni al City. Io chiedo ai giocatori di mettersi al servizio della squadra con la giusta grinta, che unità alla qualità ci permette di alzare un po' il livello. Io non ho niente da dire a Kevin perché è un ragazzo che si impegna. Capisco che tutti vogliono giocare, ma ci sono le sostituzioni e io voglio vincere. Se faccio le sostituzioni è per vincere, non per questioni mediatiche. Fa parte del gioco".
Sulla capacità di gestire il ritmo:
"Ne ho parlato con i ragazzi in questi due giorni. A me la prestazione di Milano non mi è dispiaciuta, ma i due gol presi sono arrivati su situazioni che potevamo gestire meglio. Si cerca sempre di essere costruttivi per migliorare. È inevitabile che se vai a San Siro e vai sotto 2-0 allora fai fatica. È uno step che stiamo facendo: l'anno scorso a Milano abbiamo vinto 2-0, ma la partita l'ha fatta il Milan. Oggi la squadra nella gestione, nel comandare la partita, è più matura. Allo stesso tempo non dobbiamo perdere la paura di perdere gol. L'immagine del secondo tempo sui sette giocatori che inseguono Leao rappresenta la mentalità che dobbiamo avere".
Sulla coesistenza tattica di De Bruyne e McTominay:
"Quando ho sostituito De Bruyne siamo passati a un 4-3-3. Penso che noi abbiamo due opzioni: giocare con i quattro centrocampisti e continuare su questa squadra, e lo dobbiamo fare perché abbiamo margini di miglioramento, altrimenti passare al 4-3-3 in un assetto più fisico, oppure più tecnico con De Bruyne. Ci dev'essere equilibrio, la voglia di andare avanti e quando la palla ci sorpassa dobbiamo avere la forza di tornare indietro. La strada è tracciata, stiamo continuando a fare quello che abbiamo fatto l'anno scorso, stiamo cercando di implementare alcune cose. Con quattro centrocampisti siamo più dominanti, anche se non abbiamo l'uno contro uno. Quando giochiamo col 4-3-3 usiamo le nostre risorse. C'è un anno di lavoro alle spalle e questo mi aiuta a fare entrambe le cose".
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